Se viaggi per lavoro questa devi assolutamente saperla | La sentenza della Cassazione è una rivoluzione
Ecco che cosa stabilisce la Cassazione per quanto riguarda tutti quei lavoratori che si spostano per lavoro. È una vera rivoluzione in materia, dovete assolutamente conoscere i nuovi sviluppi in merito.
Ogni lavoratore deve essere sempre a conoscenza di tutti i diritti e doveri previsti nel proprio contratto di lavoro, ogni volta che collabora con un’azienda. In questa maniera, oltre ad essere sempre in regola con la legge, evitando inutili denunce, potrà anche far valere i propri diritti in campo.
Per quanto la maggior parte delle aziende cerchino sempre di rispettare le norme dei contratti, non sempre i vari responsabili/titolari le attuano poi sul campo ed è già successo che pur di risparmiare e massimizzare il fatturato, adottino misure che ledono la dignità del dipendente.
Possiamo fare moltissimi esempi in merito, diciamo che molti incidenti sul lavoro sono stati attribuiti proprio a questo. Ad ogni modo, oggi vogliamo rivelarvi un aggiornamento stabilito dalla Cassazione, in merito ai lavoratori che viaggiano per lavoro.
Se viaggi per lavoro, questa la devi sapere
Prima di proseguire, è necessario fare una distinzione netta tra viaggio di lavoro e tragitto per raggiungere il luogo lavorativo. Il primo caso si riferisce alla classica trasferta che sia di poche ore all’interno dell’orario lavorativo, per esempio quando si presta il proprio operato in una sede diversa da quella solita o quando viene richiesto un intervento dai vari clienti o che sia più lunga. Qui ci si sposta proprio di città o anche Regione e quindi c’è tutto il discorso viaggio, vitto e alloggio.
Il secondo caso invece, riguarda il tragitto percorso ogni giorno, andata e ritorno, per spostarsi dal proprio domicilio fino alla sede lavorativa e viceversa. In questo caso, non è previsto un corrispettivo in base ai chilometri percorsi, in quanto, l’onere è già corrisposto nella retribuzione delle ore lavorative giornaliere.
Lo stabilisce la Cassazione
Sveliamo dunque cosa stabilisce la Cassazione, in merito ai viaggi di lavoro, adibiti al raggiungimento delle sedi dei clienti per prestare il proprio operato. È stabilito che il lasso di tempo impiegato per tale spostamento va retribuito dal titolare, sia che si utilizza il proprio mezzo, sia quello aziendale.
È bene che siate a conoscenza di questa normativa, in quanto ci sono stati casi nei quali i lavoratori hanno fatto ricorso per ottenere quello che sarebbe già un loro diritto come stabilisce la normativa, in merito alla retribuzione prevista in caso di spostamenti duranti l’orario lavorativo.