Tari: i Comuni ti hanno fatto pagare molto di più | Devono rimborsati
Pagare una Tari “gonfiata” può succedere a chiunque. Vediamo quando si ha diritto ad un rimborso sulla tassa rifiuti.
La tassa rifiuti, anche conosciuta con l’acronimo TARI, è un tributo di competenza Comunale che deve essere corrisposto dai cittadini per finanziare i costi del servizio raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Sono milioni i contribuenti chiamati ogni anno a pagare la TARI. Essa, infatti, spetta a tutti coloro i quali hanno un diritto reale (o di utilizzo) su beni immobili suscettibili alla produzione di rifiuti urbani. L’importo da versare non è univoco per tutti, ma è determinato in base ai criteri stabiliti dal D.O.R. 158/99. Nello specifico, per calcolare la TARI si tiene conto di:
• superficie in metri quadri e dati catastali dell’immobile;
• numero di persone che occupano l’immobile;
• quota fissa:
• quota variabile;
• quota provinciale 5 per cento;
• periodo di riferimento.
Sebbene, ci siano dei criteri ben precisi per determinate l’importo da pagare a titolo di tassa rifiuti, può capitare di pagare una TARI “gonfiata”. Ecco in quali casi si ha diritto a ricevere un rimborso delle somme pagate in eccedenza e come ottenerlo.
TARI: ecco quando devono rimborsarti
Può capitare che durante il calcolo dell’importo da corrispondere a titolo di tassa rifiuti ci siano degli errori e le somme da versare siano “gonfiate”. In questo caso, proprio come stabilito dalla Legge Finanziaria 2007, il contribuente che ha pagato una TARI “gonfiata” può richiedere il rimborso delle somme versate in eccedenza. Per ottenerlo deve inviare la richiesta con raccomandata a.r. o con PEC (Posta Elettronica Certificata) al Comune dove è ubicato l’immobile, entro 5 anni dal giorno del versamento.
Un’altra circostanza in cui è possibile ottenere il rimborso della TARI è il caso di disservizi. Vediamo in cosa consiste e come ottenerlo.
Rimborso TARI per disservizi
La TARI è una tassa corrisposta in cambio di uno specifico servizio, dunque, in caso di disservizi può essere riconosciuto ai contribuenti il rimborso. Ad esempio, qualora il servizio venga interrotto causando danni o pericolo alle persone o all’ambiente, i contribuenti possono avere una riduzione dell’80 per cento sull’importo. Dunque, pagare solo il 20 per cento dell’imposta. Per ottenere il diritto, però, è necessario presentare una certificazione Asl sul pericolo di salute pubblica. Può ottenere una riduzione sull’importo della TARI anche chi ha il punto di raccolta dei rifiuti molto lontano da casa. In questo caso, si può ottenere uno sconto fino al 40 per cento sulle somme da versare.
Va specificato, però, che il diritto allo sconto o alla riduzione dell’importo della TARI non scatta in automatico, ma va avanzata una specifica richiesta. Essendo una tassa di competenza comunale, è consigliabile rivolgersi direttamente allo sportello degli uffici comunali o collegarsi al sito del proprio Comune di residenza.