Allarme smartphone in Italia, senza questa carta non potrai più averlo | Ritirati numerosi lotti
In seguito ad un’operazione della Guardia di Finanza si è innalzato un polverone destinato a far discutere per un bel po’. Ecco cos’è successo
Smartphone e tablet sono ormai sempre presenti nelle nostre vite. Anzi, di fatto è quasi impossibile farne a meno. Non avere uno di questi dispositivi significa essere completamente sconnessi dal mondo.
Per questo soprattutto i giovanissimi li richiedono in continuazione ai loro genitori come regali di compleanno o di Natale. Al di là del fino ludico questi strumenti hanno anche delle finalità serie, ragion per cui prima o poi la richiesta in qualche modo viene accolta.
Certo, non è sempre semplice da un punto di vista economico visto che spesso e volentieri sono abbastanza dispendiosi. Per fortuna però le occasioni per abbattere i costi non mancano, basta saperle sfruttare.
Ad esempio grazie al Bonus cultura 18app, i ragazzi non appena raggiungono la maggiore età possono usufruire di un contributo di 500 euro da spendere per l’acquisto di prodotti destinati ai fini culturali. In questa sede però andremo ad analizzare un uso improprio di questo strumento.
Truffa Bonus Cultura: il maxi sequestro di cellulari e tablet
Come riportato da meriodionews.it a Palagonia in provincia di Catania ci sarebbe stato un accordo illecito per ottenere cellulari e tablet dal valore d’acquisto superiore al buono assegnato. In totale sono stati sequestrati diversi beni ad un imprenditore locale per un totale di 397mila euro.
Stando a quanto trapelato in merito, l’uomo avrebbe messo in atto un raggiro sul Bonus cultura 18app dedicato appunto ai neo maggiorenni. L’accusa a suo carico è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In pratica il beneficio sarebbe stato strumentalizzato al fine di garantire vantaggi ad entrambe le parti.
Le conseguenze per i responsabili
L’accordo illecito avrebbe consentito la possibilità ai ragazzi di acquistare prodotti di telefonia e tablet del valore superiore al buono assegnato e all’imprenditore di avere il rimborso immediato e totale dell’importo del buono da 500 euro erogato dal ministero della Cultura.
Un vero e proprio polverone che rischia di compromettere una misura che in realtà può essere molto utile per questa fascia d’età. Gli strumenti tecnologi possono essere di grande aiuto soprattutto per chi è intenzionato a proseguire con gli studi. D’altronde al giorno d’oggi è tutto automatizzato. Non si studia più sui libri o sui fogli di carta come in passato. Gli appunti sono ormai quasi tutti custoditi in apposite cartelle multimediali.