Ho trovato questa multa sulla mia auto: non cascarci per nessun motivo | Se c’è questo numero è una truffa: chiama subito i vigili
Attenzione a questo tentativo di raggiro che si sta diffondendo sempre di più in Italia. Scopriamo di cosa si tratta nello specifico
I furbetti sono sempre dietro l’angolo e appena si presenta l’occasione escono allo scoperto e iniziano a mietere povere vittime con le loro squallide truffe. Il loro vantaggio sta nel variare, il che gli consente spesso di arrivare l’obiettivo.
In questa sede però andremo ad analizzare il nemico da vicino in modo tale da poterlo scovare e stanare senza troppi problemi. Il passaparola è molto importante, così come la divulgazione delle giuste informazioni.
Questi però sono altri aspetti, adesso ciò che ci interessa è capire è come funziona uno dei metodi truffaldini più in auge in questa fase. Trattasi della truffa dell’adesivo che riguarda gli utenti in cerca di parcheggio.
Come riportato da virgilio.it essa prevede di applicare un finto verbale di divieto di sosta sul parabrezza di una vettura parcheggiata. Il malcapitato di turno credendo di aver commesso un’infrazione inizia ad andare in tilt e quel punto si concretizza l’ultima parte del piano.
Truffa dell’adesivo: come si compie
Il truffatore fa subito capolino e di fatto mette subito alle strette l’ignaro conducente dicendogli di pagare subito la sanzione per evitare il verbale di importo maggiore. Molti per cercare di limitare i danni accettano questa condizione per poi rendersi conto solo in seguito del raggiro.
Non bisogna scoraggiarsi però. Ci sono alcuni dettagli che possono essere di estremo aiuto per stanare questi loschi personaggi che vivono di espedienti truffaldini. C’è un particolare che più degli altri può aiutarvi a smascherarli prima del tempo.
Come scongiurare la truffa dell’adesivo
Stiamo parlando del verbale del divieto di sosta, che in teoria dovrebbe contenere loghi, ingombri e numerazioni identificative dell’ente o dell’autorità che lo emette. Se sono assenti è bene diffidare e iniziare ad entrare nell’ottica di idee che potrebbe trattarsi di una mera messinscena.
Un altro punto a favore può essere la segnaletica. Guardatevi bene intorno per comprendere se ci sono segnali stradali o altre indicazioni affini che accertino il divieto di sosta. Se non ci sono, la spiegazione non può che essere una sola: si tratta di una truffa. In tutto ciò è bene non tralasciare nemmeno la richiesta di denaro contante. Le sanzioni amministrative al passo coi tempi vengono pagate quasi esclusivamente con mezzi tracciati come ad esempio il bonifico bancario o il bollettino postale.