Chiamata urgente dall’INPS: “In arrivo oltre 4000€” | Ti restano due giorni per riscuotere: salta subito la fila
L’Inps ha annunciato un’importante novità, che riguarda però solo una specifica frangia di contribuenti. Scopriamo di cosa si tratta
Quando l’Inps parla i cittadini sono sempre sull’attenti per cercare di capire se ci sono o meno buone nuove. Ovviamente come per tutte le cose in alcuni frangenti le innovazioni sono più gradite e in altre no.
In questo caso però si tratta di una possibilità interessante che può consentire a diverse persone di trarre dei vantaggi. Infatti come riportato da ansa.it l’Istituto di Previdenza Sociale ha comunicato che per alcuni contribuenti ci sarà la possibilità di riscattare degli specifici contributi passati.
Si tratta però di un meccanismo particolare che ovviamente ha determinati parametri, che è bene specificare sono anche piuttosto rigidi. Quindi è meglio non fare eccessivi voli pindarici e analizzare attentamente la situazione.
Non resta dunque che svelare i particolari di questa novità che in qualche modo è destinata comunque a cambiare le carte in tavola per diversi cittadini italiani che pagano i contributi da ormai molti anni.
Riscatto contributi: chi può richiederlo
In pratica chi ha iniziato a versare i contributi dopo il 1996 ed è quindi interamente ricompreso nel sistema contributivo, può fare domanda di riscatto per i periodi non coperti da versamenti contributivi per un periodo massimo di cinque anni, anche non continuativi e cumulabile con l’eventuale riscatto possibile grazie alla normativa del 2019.
A dare tutte queste specifiche ci ha pensato l’Inps tramite un’apposita circolare. Nel documento ci sono le istruzioni sulle norme contenute nella legge di bilancio per l’anno 2024. Di fatto viene spiegato che il pagamento per i contributi non coperti da contribuzione, andrà fatta con le aliquote contributive del regime dove opera il riscatto alla data di presentazione della domanda.
Un’ulteriore e tassativa condizione da rispettare
In termini più chiari quindi la pratica va calcolata sui contribuiti della gestione separata per i collaboratori con questo regime e su quelli da lavoro dipendente in caso di lavoratore subordinato. Di fatto la facoltà di riscatto è possibile per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e che non erano già titolari di pensione.
Inoltre bisogna avere almeno un contributo obbligatorio nella gestione pensionistica in cui è stata esercitata la facoltà di riscatto e deve essere stato versato in epoca precedente alla presentazione della domanda. In caso contrario non sarà possibile accedere al suddetto beneficio, così come spiegato direttamente dall’Inps sui propri canali.