Reddito di inclusione, ti hanno sempre ingannato con questo trucchetto | Per fortuna ora riceverai gli arretrati da 400€
A partire dal 1° gennaio il Reddito di Inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, eppure, molti ancora non ne conoscono bene il funzionamento. Andiamo ad analizzarlo.
Dallo scorso primo di gennaio, il Reddito d Cittadinanza è stato sostituito con la nuova misura introdotta dalla squadra di Governo Meloni. L’Assegno di Inclusione o Reddito di Inclusione, istituito con il Decreto Legge 48/2023 poi convertito dalla Legge 85/2023, consiste in un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale riconosciuto ai cittadini che soddisfano determinati requisiti.
Innanzitutto, possono accedere al beneficio solo coloro che appartengono a nuclei familiari al cui interno c’è almeno un componente minore, disabile, over 60 oppure in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. Tra i requisiti indispensabili anche l’indicatore ISEE. Per aver diritto all’Assegno di Inclusione, infatti, è indispensabile che il valore ISEE familiare non sia superiore a 9.360 euro.
L’importo, erogato mensilmente dall’INPS attraverso una carta elettronica ricaricabile denominata Carta di Inclusione, non è univoco per tutti, ma varia in base ad alcuni elementi, ad ogni modo non è mai inferiore a 480 euro. L’AdI dura 18 mesi con stop di 1 mese e possibili rinnovi per ulteriori 12 mesi sempre con 1 mese di stop, ma come fare per ricevere gli arretrati?
Reddito di Inclusione: come ricevere gli arretrati
Come gli altri assegni garantiti dallo Stato, anche l’Assegno di Inclusione viene caricato mensilmente sull’apposita carta AdI. Tuttavia, la prestazione è strettamente collegata alla presentazione dell’ISEE, per cui, in mancanza di questo documento aggiornato, potrebbe venire sospesa. Fortunatamente, questa situazione non comporta la perdita delle somme spettanti, ma una volta presentata correttamente tutta la documentazione, l’INPS provvede a riconoscere gli arretrati.
Perderà, invece, il diritto a ricevere l’Assegno di Inclusione una 42enne di Melito, in provincia di Napoli, accusata di truffa. Di seguito vediamo perché.
Reddito di Inclusione: tenta la truffa ma viene arrestata
Come riporta il sito NapoliToday, una 42enne di Melito è stata arrestata con l’accusa di truffa per aver presentata una carta di identità falsa, per il rilascio del Reddito di Inclusione.
La donna avrebbe consegnato il documento nelle mani di un addetto allo sporte Poste Italiane, che avrebbe subito notato delle stranezze nel documento di riconoscimento. L’impiegato delle poste avrebbe prontamente allertato i Carabinieri che, arrivati nell’ufficio, hanno sequestrato il documento e arrestato la donna, peraltro già nota alle Forze dell’Ordine per altre truffe.