Non puoi più mangiare il pesce: purtroppo riguarda più dell’80% della popolazione | Hai sempre ignorato questa “intolleranza”
Il pesce è un alimento indispensabile per l’organismo, tuttavia, l’80 per cento della popolazione dovrà frane a meno: il rischio è altissimo!
Il pesce è un alimento molto importante per il nostro organismo. Tutti gli esperti sono concordi nel consumarne almeno due o tre porzioni a settimana. Questo perché, grazie alle sue incredibili proprietà nutrizionali, il pesce apporta numerosi benefici alla salute.
Ricco di proteine, questo alimento rappresenta una validissima alternativa alla carne, se non addirittura quella da preferire. Inoltre, il pesce è ricco di acidi grassi polisaturi, utili a mantenersi in salute e per il colesterolo buono. Il pesce contiene anche sali minerali come ferro, iodio, fosforo e zinco e vitamine come quelle del gruppo B, in particolare la B6 r la B12, oltre che la vitamina D.
Insomma, per via delle sue proprietà nutrizionali il pesce è responsabile di innumerevoli benefici per il nostro organismo, soprattutto, per il sistema cardiovascolare e per il cervello. Eppure, l’80 per cento della popolazione dovrà farne a meno. Vediamo perché.
Pesce: perché non può essere più mangiato
Secondo recenti dati, il consumo di pesce è aumentato esponenzialmente in questi anni. Del resto, come abbiamo visto prima, si tratta di un alimento che apporta innumerevoli vantaggi alla nostra salute. Tuttavia, consumare pesce non è esente da rischi.
Mangiare del pesce non conservato correttamente può avere serie conseguenze, come intossicazioni alimentari e nausea, dissenteria, problemi respiratori, cefalea e rush cutaneo. Normalmente, questa condizione si risolve nel giro di un paio di giorni, ma non è escluso che possano esserci delle complicanze. Ecco perché, prima di cucinare il pesce è importante controllarne alcuni dettagli, come la provenienza, ma soprattutto i metodi di conservazione del prodotto. E’ emblematico il caso di una gastropescheria della provincia di Catania, recentemente chiusa dai Nas, vediamo perché.
Chiusa una gastropescheria nel catanese: ecco perché
Come riporta meridionenews.it, recentemente è stata chiusa una gastropescheria in provincia di Catania. L’esercizio, secondo i controlli del Nas, sarebbe risultato abusivo e il titolare, un pescivendolo di 57 anni di Acireale, non aveva ottenuto la registrazione sanitaria.
La pescheria, che produceva anche preparati da asporto, dopo le verifiche è stata sanzionata per un importo complessivo di 3 mila euro, oltre che chiusa. L’Asp di Catania, infatti, avrebbe disposto la chiusura del locale e presentato la diffida a non proseguire l’attività.