‘Non avrai più 1 centesimo’, purtroppo per questi lavoratori lo stipendio è dimezzato: 500€ in meno da giugno | Sciopero ad oltranza
Non ci sono buone nuove per alcune categorie di lavoratori. Da giugno dovranno fare i conti con la perdita di diverse importanti entrate.
Il mondo del lavoro al giorno d’oggi è davvero molto arduo e per certi versi spietato. Tra salari non sempre soddisfacenti, precariato e contratti a tempo determinato sono molte le situazioni controverse che non lasciano dormire sonni tranquilli.
In questa fase dell’anno ad esempio tiene banco la situazione delle lavoratrici del mondo scolastico. A giugno infatti le attività didattiche si concluderanno e riprenderanno nuovamente dopo pausa dovuta alla stagione estiva.
Una situazione che da un lato accontenta chi ha una situazione contrattuale permanente e che anche nel periodo di inattività continua a percepire lo stipendio e dall’altro scontenta chi è ancora alle prese con l’instabilità.
Insegnanti e operatori scolastici che hanno contratti annuali o addirittura semestrali e trimestrali infatti andranno in contro ad un periodo piuttosto arduo e dovranno cercare in qualche modo di far quadrare il cerchio.
Quali lavoratrici da giugno non se la vedranno affatto bene
Qualcuno potrà beneficiare dell’indennità di disoccupazione che comunque non può essere considerata alla stregua di uno stipendio. C’è anche chi invece non avrà nemmeno questa entrata minima e dovrà arrangiarsi magari facendo qualche lavoretto saltuario extra.
Dunque, l’estate di certo non è di buon auspicio per chi non ha ancora un contratto a tempo indeterminato. Molti insegnanti ad esempio diventano di ruolo dopo anni passati ad accumulare supplenze aspettando cattedre scoperte in giro per l’Italia. Nemmeno il resto del comparto scolastico se la passa meglio visto che spesso anche per un posto da bidello/a c’è da superare dei bandi.
La differenza con le lavoratici a tempo indeterminato
L’altra faccia della medaglia è quella di coloro che hanno il “posto fisso” e che nel corso della stagione calda si vedono accreditare anche la quattordicesima, ovviamente non vale per tutte le posizioni lavorative. Un divario davvero netto che di certo non fa bene all’ambiente di lavoro quando a settembre si riprenderà con le attività a scuola.
A ciò va aggiunta la serenità di non doversi preoccupare di come pagare le spese di casa e di potersi togliere qualche sfizio come ad esempio qualche giorno al mare o in montagna. Anche questo aspetto gioca un ruolo determinante sul rendimento lavorativo. Di certo a settembre quest’ultime potranno ripartire con maggiore serenità, mentre per le altre sarà un’estate a dir poco rovente e caratterizzata da molteplici preoccupazioni.