Pensionati in festa, quasi 400€ in più sul conto | Domani partono tutti per Madrid: paga l’INPS
Andiamo a scoprire a chi spetta l’importante bonus mensile e per quali motivi viene dispensato dall’Istituto di Previdenza Sociale.
La pensione è sicuramente uno dei traguardi più importanti della vita di una persona, che dopo aver lavorato duramente per tutta la vita può finalmente beneficiare dei sacrifici fatti negli anni. Ciò però non significa che non si possano ottenere altri indennizzi affini anche prima di uscire dal mondo del lavoro.
A differenza della pensione vera e propria quasi tutti gli altri sussidi sono frutto o di situazioni di difficoltà economica o di condizioni di salute non propriamente idilliache. In questa sede infatti andremo proprio ad analizzare quest’ultima casistica.
Come è ben noto chi è affetto da malattie invalidanti ha il diritto ad un compenso economico extra che può essere utile ad avere un’entrata in più che in questi frangenti può essere sempre piuttosto utile e benaccetta.
Un concetto valido anche per i pensionati che oltre all’assegno che gli spetta ogni mese in determinati casi possono vedersi recapitare anche un bonus di 330 euro mensili (in 13 rate) dovuto appunto alla situazione di invalidità. Ecco tutti i dettagli del caso.
I requisiti indispensabili per ottenere il bonus per le malattie invalidanti
Come anticipato, la misura non riguarda tutti, ma solo coloro che soddisfano alcuni requisiti, così come riportato da ilmeteo.it:
- invalidi totali al 100% a cui è stata riconosciuta da un medico l’inabilità totale e permanente,
- reddito inferiore alla soglia di 19.461,12 euro,
- età compresa tra 18 e 67 anni,
- possesso della cittadinanza italiana.
Per quanto concerne i cittadini stranieri comunitari è necessaria l’iscrizione all’anagrafe del Comune di residenza mentre per gli individui extracomunitari è richiesto tassativamente il permesso di soggiorno in corso di validità da almeno un anno.
Quali sono le patologie per cui è previsto l’indennizzo
Passando alle malattie per cui è previsto questo ammortizzatore sociale, si suddividono in base all’apparato di riferimento. Di base devono essere croniche e possono comprendere l’apparato cardiocircolatorio, respiratorio, digerente, urinario, endocrino o osteoarticolare. Sono inseriti nel novero anche coloro che hanno riportato danno o amputazioni parziali o totali.
Il diritto al bonus invalidità riguarda inoltre tutti i soggetti che dalla nascita si sono ritrovati alle prese con malattie congenite, ematologiche, neoplastiche e reumatiche di una certa rarità. A prescindere da questi importanti paletti ogni singolo caso va comunque valutato da una commissione medica, che ha il compito di appurare l’inabilità della persona che si sottopone alla visita. Solo una volta verificato il tutto l’Inps invierà in automatico la somma spettante.