Ristrutturazione 2024, se hai quest’attività, lo Stato ti paga i lavori | Non sborsi nemmeno 1 centesimo
Chi ha questo tipo di attività e sta pensando ad una ristrutturazione, farebbe bene ad approfittare di questa interessante agevolazione 2024.
Grazie ai fondi che il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste hanno stanziato, gli imprenditori del settore della ristorazione avranno la possibilità di rinnovare la propria struttura, senza spendere nemmeno un centesimo.
La misura, anche nota come bonus ristoranti 2024, si prospetta dunque come una ghiotta occasione per ammodernare i locali della propria attività a spese dello Stato.
Ovviamente, il beneficio non è riconosciuto a tutti, ma solo a chi risponde a specifici requisiti. Vediamo chi può chiedere il bonus ristoranti 2024 e come funziona, stando a quanto riportato da italiaoggi.it.
Bonus ristoranti: a chi spetta e come funziona
Il bonus destinato al settore della ristorazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 70 per cento delle spese sostenute, fino ad un tetto massimo di 30 mila euro, per migliorare la propria attività. Come spesso accade, l’agevolazione non riguarda tutti e tutte le spese, ma è necessario soddisfare specifici requisiti.
Nello specifico, il contributo è rivolto alle imprese che operano con il codice ATECO 61.10.11 nel caso della ristorazione. Il codice di riferimento è il 56.10.30 per le pasticcerie e il 10.71.20 per le gelaterie. Le imprese devono essere attive nel proprio settore da più di dieci anni oppure, in alternativa, devono aver acquistato, nei 12 mesi precedenti all’ottobre del 2022, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e biologici per almeno il 25 per cento del totale dei prodotti alimentari. Ci sono dei vincoli da rispettare anche per quanto riguarda le spese ammissibili. Infatti, per rientrare nel bonus ristorazione devono essere state sostenute per l’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività dell’impresa.
Come richiedere il bonus ristorazione 2024
Le domande sono state aperte lo scorso 12 marzo e sarà possibile avanzare la propria richiesta fino al prossimo 13 maggio. Per inoltrare la propria domanda è necessario iscriversi alla piattaforma Invitalia, utilizzando il proprio SPID, CIE o CNS e presentare tutta la documentazione necessaria.
La stessa Invitalia, risponderà entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta e, successivamente, provvederà alla gestione delle operazioni riguardanti l’erogazione del contributo a fondo perduto. Va specificato, infine, che in caso di esito positivo, le spese preventivate dovranno essere effettuate al massimo entro i successivi 8 mesi, ed entro 30 giorni dall’effettiva spesa sostenuta, l’impresa dovrà avanzare la richiesta della concreta erogazione del contributo.