Hai un telefono Apple? Se vivi in questa città rischi una multa salatissima | La situazione sta degenerando
Sono in atto dei provvedimenti piuttosto stringenti nei confronti della casa produttrice statunitense. Quali sono nello specifico
Il mondo della telefonia è ormai dominato da tempo dalle grandi multinazionali tra cui spicca senz’altro Apple. Grazie ai suoi prodotti sempre innovativi è riuscita a guadagnarsi uno spazio importante in questo mercato.
Ogni anno con le sue nuove proposte manda in visibilio gli utenti che spesso e volentieri quando c’è una nuova uscita si lasciano andare a delle vere e proprie resse fuori gli store Apple di tutto il mondo.
Chiaramente però sul suo cammino di tanto in tanto incontra qualche intoppo dovuto anche alle differenti politiche in materia dei vari stati del mondo. Proprio in questa fase è in atto una manovra abbastanza significativa nei confronti del noto brand.
Il tutto parte dal Giappone che ha in serbo un duro colpo per i giganti della tecnologia come Apple e Google. Non resta che andare a scoprire di cosa si tratta e quali sono i rischi a cui possono andare in contro le suddette aziende secondo l’analisi riportata da
hdblog.it.
Giappone vs Apple: cosa recrimina il paese nipponico al colosso californiano
In pratica il governo nipponico ha in programma di rivedere le proprie normative antitrust grazie all’introduzione di norme più severe che si rendono protagoniste di pratiche monopolistiche. L’obiettivo finale è quello di promuovere un mercato digitale più equo e competitivo rispetto a quello attuale.
Tra i comportamenti oggetto di contestazione va annoverata la limitazione ingiustificata dell’accesso agli store di app. Le nuove normative giapponesi prevedono anche l’obbligo per gli operatori di piattaforme mobili (come appunto Apple) di consentire alternative ai propri store a pagamento.
Le potenziali multe per Apple e non solo
Anche l’Unione Europea ha preso già una direzione simile nel recente passato, ma tornando alla stretta giapponese, la nuova strategia prevede delle multe fino al 20% del fatturato in seguito ai comportamenti anticoncorrenziali sopracitati. Una percentuale di non poco conto, che però rappresenta solo una base inziale.
Per le aziende che continuano con questo genere di condotte le multe potrebbero ulteriormente aumentare arrivando al 30% del fatturato. Dunque, il messaggio che arriva dalla terra del Sol Levante è piuttosto chiaro: in futuro non ci sarà più spazio per pratiche non ritenute congrue per gli utenti. Chissà se sulla scia di questo esempio anche in altre località del mondo si prenderanno dei provvedimenti simili per cercare di tutelare i consumatori.