Truffa del nipote, non cascarci più: ti sfilano i soldi dalla tasca con una telefonata | Li smascheri così
Questo tentativo di raggiro è tra i più frequenti degli ultimi anni. Grazie ad alcuni particolari dettagli puoi però scongiurarlo.
Truffe, truffe e ancora truffe. Ogni giorno se ne sentono sempre di più e nonostante le segnalazioni e la divulgazione di informazioni utili a debellare questa piaga purtroppo la situazione è sempre la medesima.
Nell’ultimo periodo sta mietendo innocenti vittime un diabolico piano che con una semplice telefonata è in grado di far andar nel pallone il malcapitato di turno. Anche in questo caso i prescelti sono i soggetti anziani che non hanno troppa dimestichezza con questi loschi tranelli.
Al contempo però ultimamente i malviventi stanno avendo notevoli difficoltà nel concretizzare il tutto visto che più di qualche volta sono stati smascherati quando “l’affare” sembrava in dirittura d’arrivo.
La truffa in questione è quella del nipote o del figlio in difficoltà. I telefonisti fanno credere che per poter tirare fuori dai guai il proprio parente è necessario sborsare immediatamente un’ingente cifra di denaro che un collaboratore passa a prendere in pochi attimi.
Truffa del nipote: come agiscono i malviventi
Tra le scuse più comuni c’è quello del familiare che ha causato un incidente di una certa entità (con morti e feriti gravi) e che per evitare la prigione serve subito della liquidità da consegnare alla controparte. Nel periodo del COVID-19 veniva addirittura utilizzato il virus come espediente.
Nel corso della telefonata si riferiva all’anziano che il proprio parente si era aggravato a causa del noto patogeno e che servivano dei soldi per pagare un’iniezione costosissima che gli avrebbe salvato la vita. Della serie, allo squallore non c’è mai fine.
Uno degli ultimi casi in ordine di tempo
Nei giorni scorsi la Polizia di Novara ha agito proprio nei confronti di un uomo di circa 50 anni che si era lasciato andare a diverse truffe di questo genere. Come riportato da primanovara.it l’ordine di carcerazione è stato emesso in seguito alla sentenza definitiva pronunciata dalla Corte di Cassazione che ha riconosciuto l’uomo colpevole.
A suo carico sono stati ascritti i reati di associazione a delinquere e 31 truffe aggravate compiute nei confronti di persone anziani proprio avvalendosi della sopracitata tecnica del nipote. Le losche azioni sono state compiute nelle province di Novara, Vercelli, Como e alcune anche in territorio svizzero a testimonianza di come il giro di truffe avesse ormai assunto proporzioni di una certa rilevanza.