Sei mai stato al Teatro San Carlo? Ora lo hanno trasformato: addio al vecchio stile | Sembra Palazzo Reale
Entro luglio verranno rimosse le impalcature. Ecco come sarà il Teatro San Carlo dopo gli importanti lavori di restauro.
Il Teatro San Carlo è uno dei luoghi più caratteristici di Napoli e che incarnano maggiormente la storia della città partenopea. Negli ultimi è stato sottoposto a dei lavori di rinnovamento che per fortuna sono in dirittura d’arrivo.
Da luglio 2024 dovrebbero essere rimosse le impalcature e la gente potrà nuovamente apprezzare il Massimo lirico del capoluogo campano. Una gran bella notizia per Napoli che negli ultimi anni è diventata una delle mete turistiche più gettonate d’Italia.
A lanciare questa previsione è stata Fanpage.it che ha raccolto diverse fonte autorevoli in merito. A breve è previsto un sopralluogo sul cantiere del Soprintendente dei Beni Culturali, del Soprintendente del San Carlo Stephane Lissner e del direttore generale Spedaliere e del Provveditore alle Opere Pubbliche per verificare lo stato dei lavori.
D’altronde l’intervento è stato molto impegnativo anche per quanto concerne la messa in sicurezza di alcuni elementi esterni che danno ancor più lustro alla parte esterna del prestigioso complesso.
Quanto sono costate le opere di restauro
I lavori sono stati finanziari dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e l’importo contrattuale ammonta a poco più di 500mila che con l’aggiunta dell’Iva arrivano ad oltre 700mila euro. Ad eseguire i lavori è stato l’alto coordinamento della Direzione dei lavori con i funzionari del Provveditorato alle Opere pubbliche di Napoli.
Per quanto riguarda gli interni invece le modifiche sono state sostentate dal Ministero della Cultura per un totale di 10 milioni di euro. Ma quali ambienti in particolare hanno riguardato? Andiamo a vederlo insieme.
Com’è cambiato lo storico Teatro San Carlo di Napoli
Sono stati rifatti la sala del teatro, l’orchestra, il coro, il balletto e il Palco Reale a cui sono stati riconsegnati i suoi antichi colori di tonalità celeste al di sotto del rosso e dell’oro. Nel periodo di chiusura gli spettacoli erano stati spostati al Teatro Politeama, ma per il 2024 è prevista un’ampia programmazione nel “nuovo-vecchio” teatro situato nel pieno centro cittadino.
Ritornando alla parte esterna, grazie agli accorgimenti eseguiti sono stati conservati i colori della facciata principale di fronte alla Galleria Umberto I. Un dettaglio non da poco visto che anche l’occhio vuole la sua parte e che Napoli troppo spesso bistratta merita che le sue opere più caratteristiche possano risplendere sotto i raggi del sole che solitamente abbagliano il Golfo.