Truffe Ospedali 2024, stai attento a questo trucchetto: ti mettono nei guai e non te ne accorgi | Ti fregano così
Andiamo a scoprire i dettagli della clamorosa truffa andata in scena presso un nosocomio del Bel Paese. Il racconto che ha dell’incredibile.
La parola truffa affiancata a quella ospedale può sembrare un’esagerazione bella e buona. Un qualcosa di grottesco che può apparire quasi romanzato, ma purtroppo negli ultimi tempi tutto è diventato “lecito” ed è quindi importante iniziare a fare i conti anche con queste dinamiche.
Stavolta però non c’entrano però i criminali della rete che solitamente sono autori di questi loschi raggiri. Stavolta la causa del misfatto è interna con ben 8 tra collaboratori amministrativi e dipendenti dell’azienda ospedaliera coinvolti.
Il teatro dell’accaduto, come riportato da Ansa.it, è Cosenza dove all’interno di un nosocomio cittadino la Guardia di Finanza e la Procura locale ha portato a termine un’operazione davvero importante che però lascia davvero basiti vista la sua natura cervellotica.
Non resta quindi che andare a ricostruire quanto accaduto analizzando in particolar modo come è avvenuta questa truffa aggravata ai danni dello Stato per cui sono indagate 8 persone. Di seguito tutti i dettagli di quanto successo presso la suddetta azienda ospedaliera.
Truffa ospedale Cosenza: la ricostruzione dell’accaduto
Dal lavoro di investigazione della corposa documentazione acquisita è emerso che i collaboratori amministrativi dell’Azienda avessero indebitamente dispensato ad altri l’indennità di turni festivi, straordinari, notturni e reperibilità non corrispondenti alla prestazioni effettuate realmente.
Dalle buste paga e dalle timbrature sui badge si sarebbe evinto che i soggetti in questioni avrebbero percepito somme relative ad indennità non spettanti per ore di straordinario mai svolte (spesso anche piuttosto corpose). In altri frangenti le ore venivano invece liquidate in riferimento a periodi in cui il dipendente risultata essere in malattia.
Le sanzioni per i soggetti coinvolti nella vicenda
Per effetto di ciò la Procura ha chiesto l’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle somme indebitamente percepite. A conclusione delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Antonio Bruno Tridico è stato quindi disposto il sequestro in preventiva delle somme rinvenuti sui conti correnti dei trasgressori.
La confisca ha interessato anche gli immobili e il Tfr degli indagati per un importo complessivo di 220.000 euro. Insomma una storia a dir poco incredibile anche se non si tratta di un inedito in ambito lavorativo. A far scalpore è sicuramente il contesto ospedaliero dove si presume non debbano mai avvenire episodi di questo genere. Della serie, al peggio non c’è mai fine.