Bonus casa 2024, presenta questi documenti e l’immobile lo avrai in omaggio | Ti resta poco tempo
Arrivato l’ok dal Consiglio dei Ministri al nuovo decreto sul superbonus e le altre agevolazioni edilizie, ecco cosa succede.
Lo scorso 26 marzo, il Consiglio dei Ministri ha varato un nuovo decreto sul superbonus e le altre agevolazioni edilizie e sono diverse le novità in proposito.
Il CdM ha approvato l’ennesima stretta a questi provvedimenti e ha imposto nuovi limiti per alcuni tipi di lavori edilizi, soprattutto, in merito al Superbonus. Come ha evidenziato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, l’obiettivo è quello di “chiudere definitivamente l’eccessiva generosità di questa misura e mettere un punto finale per il 2023” oltre che mettere in salvo i conti 2024 dello Stato.
Interviene, dunque, a gamba tesa la squadra di Governo sui bonus casa 2024, mandando definitivamente in pensione il meccanismo della cessione dei crediti d’imposta e dello sconto in fattura che, ha commentato Giorgetti “fanno tanto male a me e a tutti gli italiani”. Le restrizioni non riguarderanno solo il Superbonus, ma anche le altre agevolazioni per la ristrutturazione delle case. Vediamo allora, quali sono le agevolazioni rimaste.
Bonus casa 2024: le agevolazioni rimaste
Dunque, il nuovo decreto Superbonus approvato dal Governo elimina tutte le agevolazioni fiscali in materia di bonus edilizi. Le nuove disposizioni, fortemente volute dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, sono volte principalmente a tutelare le finanze pubbliche. Del resto, proprio come ha evidenziato l’ultimo report dell’Enea, queste misure hanno portato una spesa a carico dello Stato di 114,4 miliardi, una vera e propria voragine nei conti pubblici.
Le nuove regole di quello che era il superbonus 110%, poi sceso al 90%, e infine al 60%, sono contenute tutte nel nuovo decreto varato lo scorso 26 marzo in Consiglio dei Ministri. Ma quali sono?
Bonus casa 2024: le nuove regole
Con l’approvazione del nuovo decreto Superbonus, spariscono di fatto sia lo sconto in fattura che la cessione del credito, ovvero, tutte le tipologie di bonus edili che erano ancora previste nel decreto approvato lo scorso dicembre. In buona sostanza, restano solo le detrazioni fiscali.
Questo significa che il cittadino sostiene personalmente le spese, che potrà poi detrarre del 40 o 50 per cento, con la dichiarazione dei redditi, entro dieci anni. Specifichiamo che, per gli iter già avviati sono previste delle deroghe. Questo in caso di demolizioni e ricostruzioni, se l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo è stata presentata, sono previste deroghe anche per chi ha presentato la Cila (il titolo abilitativo introdotto dal decreto semplificazioni per snellire le procedure burocratiche per i lavori agevolati oggetto di richiesta del Superbonus) e per i condomini che hanno votato la delibera per assemblare i lavori.