Hai ricevuto un messaggio sospetto da Posteinfo? Non aprirlo, ti svuotano le tasche | L’arcano è stato svelato
Da diverse settimane sta circolando la subdola truffa che rischia seriamente di prosciugarti il conto. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
La fantasia dei truffatori è sempre in continua evoluzione. Questi perfidi individui pur di mettere le proprie sporche mani sul denaro altrui ed evitare di cospargersi il proprio capo con il sudore della fatica riescono sempre ad inventarsi nuove strategie.
Purtroppo per via di un calcolo meramente matematico in più di qualche caso riescono nel loro intento andando a ledere le persone leali che si ritrovano a perdere soldi guadagnati onestamente. L’unica arma per poterli neutralizzare è conoscere le loro tecniche.
In questi giorni, stando a quanto riportato da tgcom24.mediaset.it, è venuta alla luce una vera e propria serie di raggiri che si sono concretizzato all’inizio dello scorso anno. Gli autori sono due fratelli di 33 e 35 anni che si sono presi gioco di diverse persone nel vicentino e nel napoletano.
Fortunatamente sono stati tratti in arresto, ma ciò non può cancellare gli enormi danni che hanno causato a coloro che hanno truffato. Ecco in che modo hanno agito e quale è stato il loro “giro d’affari”.
Come si concretizza il raggiro
In totale sono riusciti a compiere circa una ventina di truffe con un meccanismo piuttosto consolidato. Inviavano ai poveri malcapitati di turno dei messaggi di testo spacciandosi per “PosteInfo” informandoli che era stata registrata un’anomalia sul loro conto corrente. Poi le vittime venivano contattate telefonicamente invitandole ad eseguire alcune operazioni (che si rivelano poi deleterie) attraverso un link fake.
Una volta aperto il collegamento si veniva ricondotti ad una pagina praticamente identica a quella di Poste Italiane e una volta seguite le istruzioni del sedicente operatore di fatto si consegnavano i propri dati bancari agli impostori. In alternativa veniva ritirata la carta a casa e anche in questo frangente il fattorino era vestito esattamente come quelli Poste Italiane.
Cosa fare per difendersi dalla losca truffa
Per poter evitare questo genere di situazioni è sempre bene ricordare che gli istituti di credito non chiedono mai né al telefono né tramite email le credenziali d’accesso, i dati delle carte e i codici segreti per autorizzare le operazioni.
Stessa cosa per quanto concerne le operazioni. Nessuna banca chiede di effettuare delle transazione a fronte di problemi di sicurezza sul contro né tantomeno invia il proprio personale presso le abitazioni dei correntisti. Appena si nota qualcosa di simile è bene subito tagliare i ponti: è sicuramente una truffa.