Patrizia si sposa grazie al nuovo bonus: se hai questi requisiti le nozze te le paga lo Stato | Controlla se spetta anche a te
Potrebbe presto arrivare un bonus per chi si sposa, a patto che, vengano soddisfatti alcuni requisiti. Ecco chi potrà fare un matrimonio, senza spendere un solo euro.
Pare proprio che i matrimoni siano passati di moda! Secondo recenti dati Istat, nei primi otto mese del 2023 i matrimoni sarebbero in netto calo rispetto agli anni precedenti, registrando un – 6,7 per cento.
Insomma, sembra che i giovani preferiscano di gran lunga non sposarsi. Ma allora cosa fare per incentivare le giovani coppie a sposarsi?
Ad avanzare una proposta è stata la Lega ipotizzando un bonus matrimoni dedicato alle coppie under 35 che scelgono di sposarsi in chiesa.
Nato con l’obiettivo di contrastare la “diminuzione della nuzialità”, soprattutto tra i più giovani, attualmente, il nuovo emendamento è in fase di discussione alla Camera dei Deputati, ma potrebbe entrare in vigore quando la proposta di legge AC n. 97 verrà approvata. Vediamo cosa prevede e chi può beneficiarne.
Bonus matrimoni: la proposta
Le giovani coppie under 35 che sceglieranno di sposarsi in chiesa potrebbero avere un aiuto economico da parte dello stato. Questo è quello che prevede il bonus matrimoni proposto dalla Lega ed ora in fase di valutazione.
Qualora, la misura dovesse essere approvata, chi soddisfa i requisiti necessari potrà beneficiare di una detrazione Irpef del 20 per cento sulle spese sostenute per la celebrazione del matrimonio religioso. In buona sostanza, si potrebbe avere uno sgravio sui costi sostenuti per gli abiti per gli sposi, gli addobbi floreali, il servizio di ristorazione, il servizio fotografico e quello per le acconciature.
A chi spetta il bonus matrimoni
Come abbiamo anticipato, la proposta della Lega nasce con l’intento di contrastare la “diminuzione della nuzialità”, specialmente tra i più giovani. Per cui, il beneficio potrebbe spettare alle coppie di under 35 che decidono di sposarsi con rito religioso e sono in possesso di cittadinanza italiana da almeno 10 anni. Anche in questo caso, entra in gioco l’ISEE. Infatti, affinché possa essere riconosciuto il bonus matrimoni è necessario avere un ISEE che riguardi il reddito dichiarato, riferito all’anno precedente rispetto a quello in cui si richiede la misura, non superiore a 23 mila euro a coppia.
L’aiuto consiste in una detrazione Irpef del 20 per cento sulle spese sostenute per la celebrazione del matrimonio, fino ad un massimo di 20 mila euro, a patto che, i pagamenti siano tracciabili. Dunque, fatti esclusivamente con bonifico o carta di credito o debito.