Se il tuo orologio si ferma a quest’ora devi buttarlo subito: fallo quanto prima altrimenti sono guai | Ecco cosa sta accadendo
Andiamo a scoprire cosa sta succedendo ai nostri orologi e quali potrebbero essere le ripercussioni nell’immediato futuro.
Il mondo è in continua evoluzione e purtroppo stando a quanto appurato dagli esperti non sta prendendo proprio una bella piega. L’inquinamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti.
A quanto pare però non si tratta dell’unico aspetto con cui ci ritroveremo a fare i conti nei prossimi decenni. Infatti, anche la rotazione della Terra potrebbe avere una notevole incidenza su alcune delle nostre abitudini.
A lanciare l’allarme è stato uno studio pubblicato sulla rivista Nature che ha rivelato un qualcosa di davvero sconvolgente che riguarda però il tempo. Ebbene sì anche questo aspetto su cui prima d’ora avevamo mai avuto incertezze sta iniziando a vacillare.
Vediamo cosa hanno rivelato gli studiosi della materia (ovvero dei cronometristi mondiali) sotto questo punto di vista e quale potrà essere lo scenario. Chiaramente tutto è in continua evoluzione e nulla deve essere contemplato come parere definitivo.
Un secondo in meno sugli orologi: cosa sta succedendo
In pratica è stata presa in considerazione per la prima volta l’ipotesi di sottrarre un secondo dai nostri orologi tra qualche anno perché il pianeta ruota ad una velocità maggiore rispetto a prima. Il secondo che potrebbe saltare è chiamato “secondo intercalare negativo” e ciò potrebbe accadere già verso il 2029.
La spiegazione è da ricercare nella differenza tra tempo astronomico e tempo anatomico. Nel 1972 i cronometristi decisero di aggiungere il secondo intercalare per livellare la situazione visto il rallentamento della Terra. Stavolta che la situazione è mutata all’opposto sembra necessario togliere questo secondo.
Che cos’è il secondo intercalare e cosa c’entra lo scioglimento dei ghiacci
Anche qui però hanno una grande importanza alcuni fenomeni naturali. La Terra infatti è in fase di accelerazione perché il suo nucleo liquido caldo agisce in modi imprevedibili con vortici e flussi che variano. Stando a quanto affermato dal geofisico Duncan Agnew il nucleo ha innescato un’accelerazione da circa 50 anni ma il continuo scioglimento dei ghiacci ai poli ha nascosto tale effetto.
Di fatto questo fenomeno che dal 1990 è diventato di gran lunga più intenso, sposta la massa della Terra dai poli al centro rigonfiante, il che rallenta la rotazione. Senza l’effetto dello scioglimento dei ghiacci (che in buona parte si sono già sciolti), la Terra si ritroverebbe ad avere bisogno di quel secondo intercalare negativo già a partire dal 2026 anziché nel 2029.