A Napoli se ne vantano da sempre, ma la migliore si mangia a Caserta | Ecco la pizza più buona del mondo: costa pochissimo
Sebbene, Napoli sia da sempre la patria della pizza, la migliore si mangia a Caserta. Ecco secondo “50 Top Pizza”, quali sono le migliori pizzerie al mondo.
La pizza, vera prelibatezza della cucina italiana conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, trova la sua patria a Napoli, eppure, le migliori non si mangiano solo li.
Nel corso degli anni, infatti, la pizza napoletana si è diffusa ovunque, non solo nelle diverse città italiane, ma anche fuori dall’Europa, fino ad arrivare in America e in Asia. Del resto, come molti già sapranno, nel 2017 l’arte del pizzaiolo napoletano e, quindi, della pizza napoletana è stata riconosciuta dall’UNESCO e iscritta nella lista del “patrimonio immateriale dell’umanità”.
A confermare che, oramai, una buona pizza non si mangia solo nei vicoli di Napoli, è anche la guida online indipendente e gratuita “50 Top Pizza”, che da anni si occupa di valutare le pizzerie di tutto il mondo con ispezioni anonime e paganti, al fine di stilare la classifica dei migliori protagonisti dell’arte bianca, sia a livello nazionale che globale. Vediamo allora, dove si mangia la pizza migliore secondo la guida più influente.
Dove si mangia la pizza più buona al mondo: la top ten di “50 Top Pizza”
Chi pensa che una buona pizza si mangi solo a Napoli, si sbaglia di grosso! Secondo quanto emerge dalla classifica stilata da “50 Top Pizza”, da qualche anno a questa parte, i maestri pizzaioli hanno abbattuto ogni tipo di stereotipo, portando questo delizioso alimento, da tradizione popolare a business di livello mondiale.
Tuttavia, lo strapotere resta in mano alla Campania ed in particolare a Caserta e Napoli. Infatti, ad occupare il primo gradino del podio ci sono due pizzerie rispettivamente di Caserta e Napoli: “I masanielli” di Francesco Martucci di Caserta e “10 Diego Vitagliano Pizzeria” a Napoli. Si aggiudica la medaglia d’argento “Una Pizza Napoletana” a New York di Anthony Mangieri, mentre chiude il podio “Sartoria Panatieri” di Rafa Panatieri e Jorge Sastre a Barcellona. Al quarto posto, una pizzeria di Tokyo guidata da Daniele Cason “The Pizza Bar on 38th” che si lascia alle spalle, al quinto posto, “I Tigli” di Simone Padoan, a San Bonifacio in provincia di Verona. Segue al sesto posto “Seu Pizza Illuminati” di Pier Daniele Seu e Valeria Zuppardo. Settimo posto per “50 Kalò” di Ciro Salvo a Napoli, mentre, l’ottava posizione è occupata da “Bottega” di Pechino. Chiudono la top ten di “50 Top Pizza”, alla nona e decima posizione “180g Pizzeria Romana” e “I Masanielli di Sasà Martucci”.
“50 Top Pizza”: i premi speciali
Nel corso della manifestazione sono stati assegnati anche diversi riconoscimenti speciali.
Il premio Pizza Maker of the Year è stato riconosciuto a Michele Pascarella, con la sua “Napoli on the road” a Londra; si è portato a casa, invece, il premio Pizza of the Year la “Culatello, Ciliegie nere della Tasmania marinate al Marsala, Crema di Gorgonzola, Mozzarella, Aceto Balsamico” di “Crosta Pizzeria” a Makati nelle Filippine.