Aggiorna subito l’ISEE o perdi tutto | Se non ti sbrighi non vedrai più un centesimo: compila il modulo entro mezzanotte
Chi non ha ancora aggiornato la certificazione ISEE, dovrebbe darsi una mossa o rischia davvero grosso: ecco cosa succede e come evitare ogni pericolo.
Come noto, l’attestazione ISEE è un documento fondamentale per accedere a diverse agevolazioni e benefici. Pertanto, il mancato ricalcolo dell’indicatore ISEE può comportare la decadenza del diritto a ricevere tali aiuti.
Lo scorso 29 febbraio è stato l’ultimo giorno utile per poter aggiornare il modello anche per le famiglie che ricevono l’Assegno Unico per Figli a carico. Ricordiamo che questo sostegno economico è, sì riconosciuto a tutti i genitori con figli a carico a prescindere dalla loro condizione lavorativa, ma l’importo della prestazione varia in base proprio all’indicatore ISEE.
Attualmente, infatti, viene riconosciuto un assegno da un massimo di 199 euro mensili per figlio, in caso di valore ISEE non superiore a 17.139,25 euro, più le eventuali maggiorazioni, ad esempio, per il numero dei figli, in caso di genitore single o madri di età non superiore a 21 anni, o ancora in caso di figli con meno di due anni di età. Fino ad un minimo di 57 al mese per ogni figlio, per i nuclei famigliari con ISEE superiore a 45.574,96 euro o che non presentano affatto il modello. Insomma, la mancata presentazione di questo documento aggiornato al 2024 potrebbe perdere parecchi soldi.
Cosa succede a chi non ha presentato la certificazione ISEE
I termini per l’aggiornamento del calcolo ISEE sono scaduti lo scorso 29 febbraio e i beneficiari di Assegno Unico che non hanno provveduto ad espletare per tempo tale adempimento, vedranno accreditarsi solo gli importi minimi previsti, anche se il valore ISEE non supera i 45.574,96 euro.
Questo significa che riceveranno 57 euro al mese per ogni figlio a carico, escluso eventuali maggiorazioni. Per fortuna, i ritardatari hanno modo di evitare il peggio, vediamo come.
Assegno Unico: come evitare il peggio
Come ha sottolineato l’INPS, in assenza di ISEE, l’importo dell’Assegno Unico e universale sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.
Tuttavia, c’è la possibilità di non perdere i soldi spettanti, presentando entro il 30 giugno 2024 la certificazione. La scadenza di fine giugno, infatti, è necessaria per non perdere gli arretrati, nel caso in cui l’importo dell’Assegno Unico dovesse risultare più alto rispetto al minimo riconosciuto. Va specificato, però, che tale termine è perentorio. Infatti, presentare la certificazione ISEE a partire dal 1° luglio significherebbe perdere ogni diritto ad eventuali arretrati e la prestazione continuerà ad essere erogata con l’importo minimo.