Smart Working a vita | Solo in questa Regione potrai lavorare dove ti pare: sbrigati a fare le valigie
In questa Regione, potrebbe presto arrivare lo smart working a vita e permetterti di lavorare dove ti pare. Sei curioso? Allora andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Secondo alcune tendenze che emergono da “People at Work 2023: A Global Workforce View”, l’annuale sondaggio redatto dall’ADP Research Institute, i lavoratori ambiscono a una vita lavorativa più flessibile.
L’indagine, che ha visto quasi 33 mila lavoratori partecipanti in 17 Paesi, ha coinvolto circa 2 mila lavoratori italiani. Stando ai dati rilevati, il 59% dei lavoratori desidera il passaggio ad una settimana di lavoro più corta. In particolare, sarebbero disposti a lavorare fino a dieci ore al giorno per quattro giorni alla settimana, pur di avere un giorno libero in più.
I dati di ADP hanno evidenziato che il 17% dei lavoratori nella Regione Sardegna, con la speranza di migliorare in modo significativo la propria vita lavorativa, oltre al passaggio a una settimana lavorativa più corta di soli 4 giorni, auspica la possibilità di lavorare in smart working e di poter organizzare in base alle proprie esigenze personali le ore e il luogo di lavoro.
Smart working e settimana corta: in Sardegna potrebbe diventare presto realtà
Secondo l’indagine annuale redatta dall’ADP Research Institute, i lavoratori sardi desiderano lavorare in smart working e puntano alla settimana corta di quattro giorni, allo scopo di migliorare la propria qualità di vita lavorativa.
Come ha evidenziato Marcela Uribe, general manager ADP Southern Europe: “In Italia, tre lavoratori su dieci (30%) puntano ancora sull’importanza dell’orario flessibile. I lavoratori in modalità “ibrida” sono più soddisfatti della flessibilità di cui godono (85%), mentre tra chi si reca tutti i giorni in ufficio è insoddisfatto 1 lavoratore su 4. Il lavoro da remoto sta assumendo un respiro sempre più internazionale: il 25% dei lavoratori dichiara di non avere restrizioni sul luogo e quindi di poter lavorare ovunque, anche all’estero, il 17% ha flessibilità sia di orari sia di spazi ma il 45% afferma di doversi ancora recare in ufficio tutti i giorni, mentre rimane in modalità ibrida il 34%. Significa che c’è ancora molto da fare in questo senso: la flessibilità è fondamentale per attrarre i migliori talenti”.
La settimana corta fa bene alla salute
Insomma, la possibilità che anche nel nostro Paese venga applicata la settimana corta al lavoro si fa sempre più concreta. A sostenere i benefici della settimana corta al lavoro anche la scienza. Un nuovo studio compiuto dall’Università dell’Australia Meridionale ha evidenziato diversi benefici, sia fisici che psicologici, sui lavoratori che sperimentano il fine settimana lungo, ovvero con quattro giorni di lavoro e tre di pausa. Secondo i ricercatori, i lavoratori avrebbero più tempo da dedicare alle attività ricreative e trascorrerebbero meno ore al giorno seduti. Anche il sonno ne avrebbe giovato.
“[…] Non sorprende che i dipendenti abbiano riportato meno stress, esaurimento, affaticamento, nonché una migliore salute mentale e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata” ha affermato la professoressa Carol Maher, ricercatore senior dell’UniSa, offrendo un ulteriore supporto scientifico ai sostenitori della settimana di quattro giorni.