“Per 2 anni non paghi il 100%”: la nuova regola decisa dal Governo Meloni sulle badanti | E’ una rivoluzione storica
Chi assume una badante avrà delle agevolazioni imperdibili. Ecco la nuova rivoluzionaria regola introdotta dal Governo Meloni.
Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, lo scorso 26 febbraio, del decreto legge “relativo a disposizioni urgenti finalizzate a garantire l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” è stata introdotta una misura a dir poco rivoluzionaria per chi assume una badante per un ultraottantenne.
In buona sostanza, nel decreto Pnrr approvato in CdM, è prevista l’introduzione di un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali ed assicurativi a carico del datore di lavoro domestico, a patto che vengano soddisfatti alcuni importanti requisiti.
Vediamo nel dettaglio come funziona il cosiddetto bonus badanti.
Bonus Badanti: come funziona
Con l’obiettivo di migliorare il livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni di lavoro, di cura e assistenza agli anziani non autosufficienti, il Governo ha introdotto nel nuovo decreto Pnrr un importante misura. Nello specifico, si tratta di un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per l’assunzione di badanti destinate all’assistenza di ultraottantenni non autosufficienti. Per ottenere l’azzeramento dei contributi, dunque, è necessario che l’assistito abbia un’età superiore a 80 anni e non sia autosufficiente. In più, la misura prevede che il datore di lavoro abbia un ISEE pari o inferiore a 6 mila euro.
Lo stop al pagamento dei contributi dovrebbe partire già dal 1° aprile e avrà una durata di due anni, ma si applica solo a determinati tipi di contratto.
Stop al pagamento dei contributi: quando si applica
Come abbiamo anticipato, la misura riguarda gli ultraottantenni non autosufficienti e con un indicatore ISEE non superiore a 6 mila euro. L’esonero totale dal versamento dei contributi ha validità due anni e dovrebbe partire già dal 1° aprile 2024. Tuttavia, l’agevolazione viene applicata solo alle assunzioni o le trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani. In più, il limite massimo dell’importo è di 3 mila euro su base annua.
Si è detta soddisfatta l’associazione delle famiglie datori di lavoro domestico, Domina che ha però precisato: “Bene il provvedimento del Governo sull’esenzione contributiva agli over 80, un sostegno concreto per i non auto sufficienti che auspichiamo venga esteso a molti più datori di lavoro domestico, indipendentemente dall’età e con un ISEE più alto”.