3600 euro di bonus se mandi tuo figlio all’asilo nido | Il Governo Meloni vara il provvedimento: le domande scadono a giorni
Riconfermato il bonus asilo nido, l’importo aumenta per più fasce di reddito: ecco cosa ti spetta se hai un figlio piccolo.
Chi l’avrebbe mai detto? Le ultime novità in materia di agevolazioni riguardano le famiglie con figli a carico, e in particolare degli aiuti preposti ad agevolare il peso economico del supporto al genitore.
A partire da marzo 2024, infatti, sarà possibile richiedere il nuovo bonus asilo nido, un’indennità mensile destinata alle famiglie con figli nati quest’anno.
Questo sostegno finanziario, disciplinato dalla legge di Bilancio 2024, rappresenta un aiuto significativo per molte famiglie italiane.
Tuttavia, è importante analizzarne i dettagli e confrontarli con i costi effettivi della retta degli asili nido: è davvero abbastanza?
Importo e modalità di richiesta: tutti i dettagli
L’attesa è palpabile mentre l’Inps si prepara a pubblicare le istruzioni operative per la richiesta del nuovo bonus asili nido. Questa agevolazione, regolamentata dalla legge 213 del 2023, inclusa nella legge di Bilancio 2024, si rivolge ai genitori con figli nati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente, a condizione che vi sia già in famiglia un altro figlio con un’età non superiore ai 10 anni. L’importo del bonus è fissato a 3.600 euro, ma l’ammissibilità dipende anche dall’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) della famiglia richiedente, che non deve superare i 40.000 euro.
Le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2024 riguardano un aumento del bonus asili nido solo per le prime due fasce di Isee. Coloro con un Isee fino a 25.000 euro vedranno l’agevolazione incrementata di 600 euro all’anno (da 3.000 a 3.600 euro), mentre per chi rientra nella fascia di reddito tra 25.000 e 40.000 euro, l’incremento sarà di 1.100 euro all’anno (da 2.500 a 3.600 euro). Secondo quanto stabilito dalla legge, il bonus può arrivare fino a 3.600 euro all’anno, ma l’importo varia in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) della famiglia. È fondamentale notare che il bonus è stato aumentato da 3.000 a 3.600 euro solo per i secondi figli nati dal 1° gennaio 2024, a condizione che il primo figlio abbia meno di 10 anni.
Un aiuto significativo, ma che forse non basterà
Tuttavia, l’importo del bonus deve essere confrontato con i costi effettivi della retta degli asili nido, che possono variare notevolmente da città a città. Secondo un’analisi condotta da Altroconsumo, i costi delle rette comunali degli asili nido mostrano una disparità significativa tra il Nord e il Centro-Sud del paese. Ad esempio, in città come Milano e Torino, le famiglie con un reddito inferiore a 30.000 euro di Isee devono affrontare rette mensili che superano i 500 euro. A Milano si registra una retta di 502 euro, mentre a Torino si arriva a 503 euro al mese. In città come Firenze, Napoli, Roma e Palermo, i costi sono leggermente inferiori, ma comunque rilevanti, con rette che vanno dai 290 ai 300 euro al mese.
Questi costi della retta degli asili nido, soprattutto nelle città del Nord Italia, spesso superano l’importo massimo del bonus asilo nido che l’INPS erogherà a partire da marzo 2024. In media, il bonus consentirà alle famiglie di disporre di circa 327 euro al mese, una cifra che potrebbe essere sufficiente per coprire le rette degli asili situati nel Centro-Sud, ma non nelle città più costose del Nord come Milano e Torino. La situazione diventa ancora più critica per i nidi privati, dove i costi sono ancora più elevati. A Milano, ad esempio, le famiglie possono pagare fino a 812 euro al mese, mentre a Firenze il costo mensile raggiunge i 717 euro. Le città meno costose includono Palermo, con una retta mensile di 324 euro, e Napoli, con 444 euro al mese.