Truffa delle auto usate schilometrate, come funziona e come sfuggire all’inganno: la novità del ministero
Vendere auto usate con contachilometri falsificato è una pratica ancora diffusa. Ecco perché può essere utile conoscere qualche trucco per sfuggire all’inganno.
“Schilometrare” le automobili usate è una pratica ancora molto diffusa. Sebbene, manomettere il contachilometri di un’automobile per venderla ad un prezzo più alto costituisca per la legge italiana un vero e proprio reato penale, punibile con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con una multa da 51 a 1032 euro, di proprietari o venditori disonesti ce ne sono ancora troppi in giro.
Purtroppo, riconoscere un’auto schilometrata non è un’operazione così semplice. Raramente ci si accorge in modo diretto di una manomissione del tachimetro. Tuttavia, è meglio conoscere gli indizi e i segnali che possono rivelare l’inganno. Ad esempio, deve essere attenzionata l’usura dei componenti esterni ed interni del veicolo. Qualora l’usura di sedili, volante, pedaliera, pomello del cambio e tappeti risulti essere significativamente superiore al chilometraggio indicato, potrebbe essere stato manomesso il contachilometri.
Molti per controllare se il contachilometri di una macchina fosse stato manomesso usano, invece, il portale dell’Automobile, ovvero il sito del ministero e delle Infrastrutture, Tuttavia, anche in questo caso, almeno fino a qualche tempo fa, non si sfuggiva al raggiro. Proprio a tal proposito, sono state apportate diverse correzioni, vediamo quali sono e come aiutano i consumatori a non cadere in trappola.
Auto usate: come riconoscere un contachilometri manomesso
Quando si sceglie di comprare un’automobile usata è sempre bene non abbassare la guardia o il rischio è di incappare nella truffa delle auto schilometrate. Sebbene, vendere un veicolo con i tachimetro taroccato sia considerato dal nostro Codice Penale un vero e proprio reato punibile con la reclusione, ancora troppi venditori o proprietari disonesti ricorrono a questo inganno per vendere una vettura ad un prezzo più alto. Grazie a questo ritocco, infatti, il prezzo di un’automobile può salire anche del 30%.
Accorgersi della manomissione di un contachilometri non è affatto semplice, tant’è che in passato non bastava neanche affidarsi al portale dell’automobilista. I malfattori, infatti, a conoscenza del fatto che il portale consentiva di calcolare i km di una vettura considerando l’ultima targa utilizzata, sostituivano quest’ultima, così che il chilometraggio reale poteva non essere indicato. Infatti, il sito non riportava le revisioni precedenti alla nuova targa e, chiaramente, i rispettivi chilometri. Insomma, i consumatori non avevano la possibilità di avere informazioni reali riguardo al veicolo, così acquistava l’auto a un prezzo molto superiore rispetto al valore effettivo.
Il problema, più volte sollevato, ha finalmente catturato l’attenzione del ministero che ha effettuato diverse modifiche. Oggi, infatti, lo storico dell’auto è composto anche considerando il telaio, associato a tutte le targhe avute dalla vettura. In questo modo, cambiare la placca non basterà a truffare ignari compratori.