Lavoro, gli stratagemmi per superare brillantemente un colloquio: così sarai impeccabile
Affrontare un colloquio di lavoro non è cosa da poco, ma l’incontro può rivelarsi un vero successo adottando alcuni piccoli stratagemmi.
Chi ha già vissuto l’esperienza del colloquio di lavoro, sa bene che può essere un momento di forte tensione. Del resto, la job interview rappresenta il punto cruciale del processo di selezione, per cui, richiede la massima concentrazione, oltre che un’ottima preparazione.
Per non rischiare di compromettere il buon esito della selezione è, quindi, importante prepararsi al meglio. Durante l’intervista, il selezionatore cerca di capire se il candidato possa essere “l’uomo giusto” e questi, dovrà fare il possibile perché ciò accada. Insomma, si tratta di un momento molto importante, il primo step per avviare un eventuale percorso professionale.
A tal proposito, esistono alcuni piccoli stratagemmi utili ad affrontare con successo un colloquio conoscitivo di lavoro e far colpo sul recruiter.
Come superare brillantemente un colloquio di lavoro
Il colloquio conoscitivo di lavoro è, senza dubbio, un momento cruciale che provoca stress, ansia e preoccupazione, soprattutto, quando riguarda quel posto di lavoro tanto desiderato. Proprio per questo è importante prepararsi al meglio per affrontarlo. La prima cosa da fare per far colpo sul recruiter ed avere successo al colloquio di selezione è studiare l’azienda per alla quale ci si è candidati. Non conoscere l’azienda alla quale ci stiamo presentando può essere un errore grave e dimostrare scarso interesse per il posto offerto. Una mossa intelligente potrebbe essere studiare il sito web dell’azienda ed informarsi su eventuali articoli usciti su di essa.
In fase di colloquio ha un gran peso anche l’abbigliamento scelto. Proprio come il curriculum, l’abito è un biglietto da visita. Pertanto, meglio presentarsi puliti e in ordine, preferibilmente con colori neutri come il blu e il nero, che danno sempre un tocco di eleganza. E’ bene preparare anche un piccolo discorso di presentazione di sé stessi, in modo da sciogliere il ghiaccio iniziale. Attenzione poi a curare la comunicazione non verbale: i gesti, il tono di voce, il movimento delle braccia e del volto. Meglio evitare le braccia conserte e parlare senza guardare in faccia il proprio interlocutore, possono essere visti come mancanza di sicurezza o di chiusura nei confronti del selezionatore.
Infine, sarebbe meglio evitare espressioni che potrebbero suscitare l’ostilità nelle persone incaricate di valutare come, ad esempio, domandare “Quante ferie potrò chiedere?” oppure rispondere “c’è scritto sul curriculum” alla richiesta di informazioni sulle esperienze professionali.