L’ora legale 2024, scatterà in un giorno speciale: ecco quando dovremo spostare le lancette in avanti
Nel 2024, il cambio dell’ora coincide con un giorno speciale. Vediamo quando dovremo spostare le lancette in avanti.
Come di consueto, con l’arrivo della primavera scatterà il passaggio all’ora legale. Quest’anno, però, le lancette dei nostri orologi dovranno essere spostate in un’occasione speciale. Infatti, l’appuntamento con il passaggio all’ora legale è fissato per il 31 marzo 2024, data che corrisponde alle festività della Santa Pasqua.
Alle 2 di notte tra il 30 e il 31 marzo tutte le lancette degli orologi dovranno essere spostate in avanti di un’ora. Il cambiamento di orario, che durerà fino al prossimo 27 ottobre giorno in cui si ritornerà all’ora solare, consentirà un importante risparmio energetico, regalando ore di luce naturale in più.
L’utilizzo dell’ora legale è, infatti, legato al minor utilizzo dell’illuminazione elettrica, aumentando di fatto le ore di luce naturale disponibili. Grazie allo spostamento in avanti delle lancette, in soli sei anni, il nostro Paese ha registrato un risparmio di ben 6 miliardi di Kilowattora (pari al fabbisogno annuo medio di quasi un milione di famiglie). A conti fatti, un guadagno di circa 900 milioni di euro. Tuttavia, spostare in avanti gli orologi ha effetti sul nostro organismo. Vediamo quali sono le conseguenze e come porvi rimedio.
Ora legale: quali effetti ha sull’organismo e quali sono i rimedi
Come abbiamo anticipato, quest’anno l’appuntamento con il cambio dell’ora è alle due di notte tra il 30 e il 31 marzo, data in cui festeggeremo la Santa Pasqua. L’utilizzo dell’ora legale è strettamente legato all’obiettivo di ottenere un risparmio energetico, sfruttando un numero maggiore di ore di luce naturale. Tuttavia, spostare le lancette in avanti avrebbe delle conseguenze sul nostro organismo.
In particolare, soprattutto nei primissimi giorni, molti lamentano un’alterazione del ciclo sonno – veglia. Per intenderci, lo stesso disturbo che prova chi viaggia in aereo tra paesi con fusi orari diversi. I sintomi più diffusi sono: insonnia, stanchezza e irritabilità. Come ha spiegato Gioacchino Mennuni, neurologo ed esperto di medicina del sonno: “l’ora di luce in più che avremo, ritarda la fase dell’addormentamento, legata alla produzione di melatonina favorita proprio dal buio”. Così che, molte persone rischiano di incappare in alcune notti insonni.
Il consiglio, dunque, è: “innanzitutto quello di mantenere possibilmente invariata l’ora in cui ci si alza al mattino, per non interrompere la regolarità del ciclo sonno – veglia. Utile anche non eccedere con cibo e alcolici la sera”. In questo modo, sarà più facile riprogrammare l’orologio interno dell’organismo.