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Tumori, uno su tre viene diagnosticato ‘per sbaglio’ | Ecco perché

Uno studio rivela l’alto numero di tumori scoperti durante altri esami. – Solofinanza.it

Scoperta casuale dei tumori: quando un esame per una condizione diversa svela una neoplasia. Succede più spesso di quanto si creda.

La lotta contro il cancro è una sfida globale che coinvolge milioni di individui ogni anno.

In Italia, secondo la ricerca condotta da IPSOS nel 2019 e pubblicata con il titolo “L’Italia e la lotta ai tumori: il punto di vista di pazienti e cittadini”, un sorprendente dato emerge: circa un tumore su tre viene scoperto per caso.

Questo fenomeno rivela quanto sia cruciale l’importanza di esami medici periodici e approfonditi per individuare precocemente la presenza di neoplasie.

È fondamentale educare il pubblico sull’importanza degli esami di screening regolari e della consapevolezza dei sintomi, nonché investire in tecnologie diagnostiche sempre più avanzate.

Tumore, può essere rilevato durante un esame del sangue

Con 395.000 diagnosi di tumori registrate solo lo scorso anno, secondo il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) intitolato “I numeri del cancro in Italia 2023”, si stima che circa 130.000 persone abbiano fatto una scoperta inaspettata della propria condizione oncologica. Questi dati sono stati resi ancor più evidenti di recente con il caso del Re Carlo III d’Inghilterra, il cui cancro è stato individuato durante un ricovero per un intervento non correlato alla sua condizione tumorale.

Le strade che conducono alla scoperta casuale di tumori sono molteplici e talvolta imprevedibili. Durante esami o visite mediche per condizioni apparentemente non correlate, possono emergere segni o sintomi sospetti che richiedono ulteriori indagini. Ad esempio, una palpazione per dolore addominale potrebbe rivelare la presenza di una massa, mentre scansioni radiografiche per traumi o incidenti possono evidenziare lesioni indicative di neoplasie. Anche analisi del sangue di routine possono fornire indizi preziosi, come livelli anomali di enzimi o proteine associati a processi infiammatori o cellulari alterati.

Queste scoperte richiamano l’importanza degli esami preventivi. – Solofinanza.it

L’importanza dei marker tumorali

I marker tumorali rappresentano un altro strumento importante nella diagnosi precoce del cancro. Queste proteine o ormoni, che di solito sono assenti o presenti in quantità minime nel flusso sanguigno di persone non affette da tumori, possono essere rilevati in concentrazioni anomale in pazienti con neoplasie. Ad esempio, l’antigene prostatico specifico (PSA) è associato al carcinoma prostatico, mentre il CEA è correlato a tumori del colon-retto, del seno e del fegato.

Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i tumori presentano marker specifici e che i risultati dei test possono essere influenzati da vari fattori, rendendo necessarie ulteriori indagini diagnostiche. È interessante notare che molte delle neoplasie scoperte casualmente coinvolgono organi interni come il fegato, il pancreas e i polmoni, spesso asintomatici nelle fasi iniziali della malattia. Questo sottolinea l’importanza della vigilanza medica e degli esami preventivi regolari per individuare queste condizioni prima che si sviluppino sintomi più evidenti e difficilmente trattabili.