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Tumore alla prostata: aumenta il numero di casi, ma anche le possibilità di guarire

tumore della prostata: come si cura solofinanza.it

Il tumore della prostata è tra i più diffusi nella popolazione maschile, ma i dati sulle possibilità di sconfiggerlo sono incoraggianti.

Negli ultimi anni, il numero di casi di tumore alla prostata è significativamente aumentato e ciò, principalmente, perché c’è una maggior adesione ai programmi di screening. Nel nostro Paese, il cancro alla prostata è il più frequente tra i maschi e rappresenta quasi il 20% di tutte le neoplasie che colpiscono gli ultracinquantenni.

Nonostante, però, l’aumento dell’incidenza, la diagnosi precoce di questa patologia ha diminuito la percentuale di mortalità. Attualmente, la percentuale dei pazienti che sopravvivono al tumore alla prostata ha raggiunto il 90% a 5 anni dalla diagnosi. L’adesione ai programmi di screening è importantissima, questo soprattutto perché, solitamente il tumore alla prostata non presenta sintomi, almeno nelle fasi iniziali.

Differentemente da altri tumori, esistono diverse alternative di cure per gestire e sconfiggere il cancro alla prostata. A seconda del grado di rischio (basso, intermedio o alto) vi sono varie opzioni terapeutiche.

Tumore della prostata: come si cura

Il tumore alla prostata è tra quelli più diffusi tra la popolazione maschile. Secondo le stime, rappresenta il 18,5 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo. Tuttavia, nonostante l’elevata incidenza, il rischio di mortalità è molto basso, soprattutto, se si interviene in tempo. Lo dimostrano anche i dati relativi al numero di persone ancora vive dopo cinque anni dalla diagnosi, mediamente il 90%, tra le più alte in caso di tumore.

Attualmente, esistono diverse opzioni terapeutiche per combattere il cancro alla prostata. Ogni trattamento presenta benefici ed effetti collaterali specifici, per cui, solo dopo un’analisi attenta delle caratteristiche del paziente e del grado di rischio, sarà possibile scegliere la strategia più adatta e personalizzata. In caso di basso rischio, si può scegliere di non attuare alcun tipo di terapia e “aspettare”. Quello che gli anglosassoni definiscono Watchful waiting (vigile attesa). Si può passare ad un trattamento, in caso di peggioramento della patologia. Questo consiste nella prostatectomia radicale, ovvero, la rimozione totale della prostata.

prostata: come sconfiggere il cancro solofinanza.it

Grazie agli incredibili balzi in avanti degli strumenti chirurgici, oggi l’intervento di rimozione della prostata può essere effettuato in modo classico o per via robotica. Attualmente, il tipo di chirurgia più impiegata è quella robotica che consiste nell’asportazione dell’intera prostata, consentendo la completa guarigione del paziente. Possono essere associati trattamenti come la radioterapia o la ormonoterapia, in caso, di tumori allo stadio avanzato.