La malattia di Alzheimer colpisce soprattutto le donne, alle quali si presenta con un sintomo particolare. Una scoperta incredibile che può favorire una diagnosi precoce.
La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza ed è caratterizzata da un processo degenerativo progressivo che distrugge le cellule del cervello, deteriorando in maniera irreversibile alcune funzioni cognitive, come la memoria, il ragionamento e il linguaggio, fino a compromettere l’autonomia di chi ne è affetto, al punto tale da non essere più in grado di svolgere da solo neanche le più semplici attività quotidiane.
Solitamente, si manifesta con l’avanzare dell’età. Nel 5% dei casi i primi sintomi si manifestano dopo i 65 anni di età, nel 20% dei casi dopo gli 85 anni. Tuttavia, non è escluso che possa colpire anche prima, intorno ai 50 anni di vita.
Stando ai dati, ad essere maggiormente colpite dalla malattia di Alzheimer, sono le donne. Infatti, due casi su tre hanno come paziente una persona di sesso femminile. La buona notizia è che, come ha evidenziato una recente ricerca scientifica, nelle gran parte delle pazienti la malattia si manifesta con un sintomo ben preciso. Una scoperta incredibile, che può favorire una diagnosi precoce.
Una recente ricerca scientifica ha rilevato che nelle donne, la malattia di Alzheimer, spesso, si presenta con un sintomo diverso dalla perdita di memoria. L’indagine, che ha coinvolto quasi 1.100 persone, ha dimostrato che nella gran parte delle donne, la malattia si manifesta con problemi di vista a causa di una variante poco conosciuta della patologia: l’atrofia corticale posteriore (PCA).
Dallo studio, condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università della California di San Francisco e pubblicato sulla rivista Lancet Neurology, è emerso che il 94% dei pazienti affetti da PCA presentava Alzheimer. Questo significa che la PCA è quasi sempre causata dalla malattia di Alzheimer ed è più frequente nelle donne, che rappresentano il 60% dei casi.
Dunque, secondo i ricercatori ottenere una diagnosi di PCA è fondamentale, non solo per gestire i sintomi della patologia, ma anche per individuare precocemente l’eventuale presenza di Alzheimer e provvedere a rallentarne il decorso. Come molti sanno, purtroppo, al momento, non esistono trattamenti disponibili a fermare il danno cerebrale causato dal morbo di Alzheimer, tuttavia, si può intervenire per rallentarne il decorso e migliorare i sintomi della demenza. Per questo, è importantissimo non sottovalutare i primi segnali e intervenire il prima possibile.