Svegliarsi presto al mattino offre numerosi vantaggi per la nostra salute. In particolare, a beneficiarne sarebbe il cuore. Infatti, secondo uno studio svedese, avere questa abitudine riduce e il rischio di infarti e ictus.
“Il mattino ha l’oro in bocca” dice un vecchio detto e, secondo la scienza è davvero così. Sono diversi gli studi che hanno dimostrato come svegliarsi presto la mattina offra diversi vantaggi alla nostra salute.
Anche se, a volte, soprattutto nelle fredde giornate invernali, può sembrare davvero un’impresa, alzarsi presto alla mattina è un ottimo modo non solo per gestire meglio il timing della giornata, ma anche per rimanere in forma e in salute.
In particolare, secondo un recente studio svedese, non andare a letto troppo tardi e svegliarsi presto al mattino ha un impatto molto positivo sulla salute del nostro cuore. Al contrario, i nottambuli aumenterebbero le possibilità di rischio di incappare in ictus e infarti. Vediamo cosa svela lo studio.
Secondo un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Goteborg, chi si sveglia presto al mattino ha meno rischi di incappare nella calcificazione delle arterie. Stando ai risultati emersi dallo studio, che ha esaminato 771 partecipanti tra uomini e donne con un’età compresa tra i 50 e i 64 anni, sviluppa un’incidenza minore di arterosclerosi. Questo perché, il ritmo cardiaco, ovvero, il ritmo che regola le funzioni fisiologiche con il ciclo giornaliero di luce e buio è fondamentale per il cuore e i vasi sanguigni durante le prime fasi della mattina.
Al contrario, chi va a letto tardi e ritarda l’ora di alzarsi al mattino, hanno presentato una più alta incidenza di gravi calcificazioni dell’arteria coronarica. “I nostri risultati – ha spiegato Mio Kobayashi Frisk, primo autore dello studio e dottorando presso l’Accademia Sahlgrenska – indicano che il cronotipo serale può essere collegato non solo a una peggiore salute cardiovascolare in generale, ma anche più specificamente alla calcificazione dell’arteria coronaria e al processo che porta alla calcificazione dell’arteria”.
In passato, la scienza aveva già prestato attenzione a questo fenomeno, dimostrando come avere l’abitudine di andare a dormire a notte inoltrata esponesse al rischio maggiore di incappare in malattie cardiovascolari “ ma questo – spiegano gli esperti – è il primo studio a dimostrare come il ritmo circadiano influenzi specificamente la calcificazione delle arterie”.