Alla ricerca di salario e condizioni di vita migliori, molti italiani stanno emigrando all’estero; ma quali sono le destinazioni scelte?
Da generazioni, gli italiani hanno intrapreso il cammino dell’emigrazione, spingendosi oltre i confini nazionali per i motivi più disparati.
Questo fenomeno, che ha radici profonde nella storia del nostro paese, si è manifestato in epoche diverse con cause differenti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale e il ventennio dittatoriale fascista, molti italiani cercavano rifugio lontano dall’Europa, trovando nuove patrie in Australia, negli Stati Uniti, in Argentina, Brasile e Inghilterra.
Oggi, invece, il motore principale di questo fenomeno è rappresentato soprattutto da motivi economici. Ma quali sono i paesi in cui gli italiani cercano la sicurezza divenuta ormai un sogno?
L’emigrazione non è una novità, né per gli italiani né per altri popoli nel mondo. Si tratta di flussi migratori che si verificano ciclicamente e possono essere reversibili nel tempo. Anche dopo decenni vissuti all’estero, molti tendono a tornare alle proprie radici se le condizioni lo permettono. Attualmente, gli italiani scelgono principalmente l’Europa come destinazione della loro emigrazione, come evidenziano i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat).
Secondo uno degli ultimi documenti ufficiali, “L’Europa continua a essere la principale area di destinazione delle emigrazioni dei cittadini italiani”, con un impressionante 83% degli emigranti italiani che si stabiliscono all’interno del continente europeo. Il Regno Unito si posiziona al primo posto tra le mete europee, con circa 23.000 italiani che scelgono di trasferirsi nel Paese britannico, costituendo il 24% del totale delle espatri. Londra rappresenta una delle destinazioni preferite, anche se il documento Istat evidenzia un rallentamento nel numero di partenze verso questa destinazione, forse dovuto al Brexit.
La Germania si colloca al secondo posto tra le scelte degli italiani, con 14.000 partenze all’anno, rappresentando il 15% del totale. Seguono la Francia (11.000, 12% del totale), la Svizzera (9.000, 9% del totale) e la Spagna (6.000, 6% del totale delle partenze). Tra i dati interessanti forniti dall’Istat emerge anche il flusso migratorio verso Paesi extraeuropei. Gli Stati Uniti si confermano una meta ambita, con 4.000 partenze all’anno, corrispondenti al 4% del totale, seguiti dall’Australia con 2.000 partenze, pari al 2% del totale delle emigrazioni.
Questi dati ci offrono uno sguardo approfondito sulle scelte degli italiani che decidono di intraprendere il cammino dell’emigrazione. Mentre il passato testimonia la fuga dalla guerra e dal regime fascista, il presente ci mostra un’italianità che si muove principalmente per cercare opportunità economiche. Questo fenomeno, che ha caratterizzato il nostro paese nel corso del tempo, continua a plasmarsi e a influenzare le storie di migliaia di individui che abbracciano il mondo come la loro casa.