Conti correnti, attenzioni a questi movimenti: il rischio è finire sotto la lente del Fisco
Effettuare certe operazioni sul conto corrente potrebbe attirare l’attenzione del Fisco. Ecco quali movimenti è meglio evitare per non finire sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate.
Oggigiorno, avere un conto corrente è quasi indispensabile per la gestione del proprio denaro. C’è chi usa il conto corrente per l’accredito dello stipendio o la pensione o per depositare le proprie risorse finanziarie. Inoltre, quasi tutti gli istituti di credito all’apertura di un conto corrente rilasciano una speciale carta di credito o di debito, che consente di avere le somme depositate sempre a propria disposizione. Senza contare, poi, che con il sistema di home banking, tante operazioni possono essere effettuate in qualsiasi momento della giornata, comodamente seduti sul divano di casa.
Dunque, indipendentemente dal motivo dell’apertura del conto, questo strumento finanziario è utilizzato praticamente da tutti.
Eppure, sebbene avere un conto corrente sia ormai di uso comune, pare che solo in pochi conoscano esattamente tutte le funzionalità che offre e, soprattutto, i movimenti che sarebbe meglio evitare per non finire nel mirino del Fisco. Pertanto, al fine di scongiurare grane con l’Agenzia delle Entrate e Riscossione, meglio sapere quali possono essere le operazioni che possono destare sospetti.
Conti correnti: i movimenti che attirano l’attenzione del Fisco
Come abbiamo accennato, ci sono delle operazioni, apparentemente innocue ed effettuate in totale buona fede che, però, possono insospettire il Fisco. Per evitare spiacevoli grattacapo, dunque, meglio sapere quali movimenti è meglio evitare. Tra le transazioni che potrebbero attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate, quelle relative all’affitto, soprattutto, se si tratta di cifre importanti. Anche l’acquisto di auto di lusso, cospicue spese per soggiorni o viaggi o consumazioni presso ristoranti stellati possono far scattare l’allerta. Insomma, tutte le transazioni economiche che riguardano cifre importanti, possono essere oggetto di verifiche e far azionare la macchina accusatrice dell’ufficio delle imposte.
Questo principalmente perché, in linea generale, si presume che il denaro presente sul conto sia frutto dell’entrate lavorative ed eventuali discordanze tra entrate e uscite, potrebbero essere prodotte da introiti in nero. In altre parole, lo stile di vita del correntista dovrebbe abbracciare le entrate o rischia la notifica dell’avviso di accertamento.
Per stare alla larga da grane con l’ufficio delle imposte è, dunque, fondamentale prestare la massima attenzione alla gestione delle proprie finanze ed essere consapevoli di quelle che sono le operazioni considerate sospette dal Fisco.