Rai passa per sempre al digitale terrestre | Anno di cambiamenti per la televisione italiana
Nel 2024 assisteremo ad un cambiamento epocale, ovvero il passaggio di Rai al digitale. Ecco cosa cambia e perché c’è chi protesta.
Il panorama televisivo italiano si prepara a un importante cambiamento nel corso del 2024, con l’attivazione della piattaforma DVB-T2 per i canali Rai.
Dopo diversi rinvii e controversie, il 10 gennaio 2024 segna un passo significativo verso la trasformazione della televisione pubblica italiana, con il primo switch-off su larga scala previsto per il periodo 2023-28.
Nonostante le preoccupazioni sollevate dai dati Auditel-Censis, che indicano che 8,4 milioni di famiglie non sono attrezzate con TV o decoder compatibili con il segnale DVB-T2, il processo di transizione avrà inizio con il passaggio del mux Rai B a questa nuova tecnologia.
Per questa ragione Rai ha previsto una soluzione per coloro che non hanno ancora adottato apparecchiature DVB-T2, consentendo la ricezione di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 in DVB-T attraverso i mux regionali.
Il passaggio è già definito, ma si teme il peggio
La decisione di procedere con questo passaggio è stata comunicata dal ministro Urso, sottolineando la volontà del governo di trasformare la Rai da emittente pubblica a una digital media company. L’obiettivo dichiarato è quello di conferire una nuova centralità alla Rai nel panorama audiovisivo nazionale, rispecchiando le evoluzioni del settore negli ultimi cinque anni. A passare al digitale sono i canali generalisti Rai 1 HD, Rai 2 HD, Rai 3 HD, Rai 4, Rai 5, Rai Scuola, Rai Premium HD, Rai Gulp HD, Rai Yoyo HD e Rai Storia HD.
Tuttavia, nonostante le intenzioni dichiarate, i dirigenti Rai, tra cui l’amministratore delegato Sergio e il direttore generale Rossi, hanno esposto possibili problemi per gli utenti finali durante le audizioni alla Camera. Questo ha sollevato dubbi sulla tempistica del passaggio al DVB-T2, specialmente alla luce degli eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale previsti per il 2024.
A frenare il tutto sono Europei e Olimpiadi
Il 2024 infatti sarà un anno ricco di eventi sportivi di grande importanza, e la Rai ha investito ingenti risorse per assicurarsi la trasmissione in alta definizione di eventi come gli Europei di Calcio in Germania e le Olimpiadi di Parigi. Mentre la Rai intende puntare massicciamente sul 4K tramite Tivùsat, la maggior parte degli utenti e telespettatori è ancora legata al digitale terrestre. Questa situazione potrebbe causare difficoltà per coloro che non sono pronti a ricevere il segnale DVB-T2, mettendo a rischio la fruizione di importanti eventi sportivi da parte degli appassionati.
Il dibattito sulla transizione al DVB-T2 coinvolge anche le TV locali, rappresentate dall’associazione Aeranti-Corallo. Quest’ultima ha esortato il governo a procedere con il piano di switch-off, sottolineando che la tecnologia DVB-T è obsoleta e limita gli spazi radioelettrici disponibili per le televisioni locali. Secondo l’associazione, solo attraverso il passaggio al DVB-T2 con codifica HEVC sarà possibile garantire spazi di capacità trasmissiva adeguati e la trasmissione di programmi di buona qualità tecnica, anche in alta definizione.