Attenzione al pacco in attesa, l’SMS che nasconde una nuova pericolosissima truffa. Ecco come riconoscerla e come difendersi dai malintenzionati.
In queste ore, un altro tentativo di truffa minaccia gli utenti. I criminali, questa volta, stanno adottando la tattica del SMS (smishing), non certamente nuova, ma a quanto pare ancora molto efficace.Lo smishing è una forma di phishing, che utilizza i telefoni cellulari come piattaforma di attacco, attraverso i messaggi di testo, meglio conosciuti come SMS. Sebbene, questa forma di attacco sia già nota agli utenti, solo di recente si è diffusa a macchia d’olio, mietendo un numero sempre maggiore di vittime.
A far leva sui malcapitati, un pacco in consegna che per motivi misteriosi viene trattenuto e che, dunque, necessita dell’intervento del destinatario. Solitamente il testo recita così: “Salve, il tuo pacco è stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione. Si prega di seguire le istruzioni qui”, oppure: “Il tuo pacco sta arrivando! Seguilo qui!”. Ovviamente, dietro quel “qui” si nasconde un link malevolo che indirizza gli utenti a un portale web molto simile a quello dei principali corrieri operanti sul territorio nazionale, dove viene chiesto l’inserimento dei dati personali e il pagamento di una somma di denaro per sbloccare il presunto pacco.
Ed è proprio lì che scatta la trappola! In molti casi, l’utente subisce il furto dei propri dati personali e della cifra, seppur di piccola entità. Nei casi peggiori, però, può succedere che vengano rubati anche i dati di accesso a conti correnti, che può essere svuotato in pochi minuti. Vediamo allora, come riconoscere la truffa del pacco in attesa e come difendersi.
Sono tantissime le persone che, proprio in queste ore, vengono raggirate dalla nuova truffa del pacco in attesa.
A mettere in guardi gli utenti da questo nuovo pericolo anche il presidente dell’Unione nazionale consumatori Umbria che, in una recente intervista ha spiegato: “[…] Attenzione a questo falso sms diffuso in questi giorni perché non esiste alcun pacco in attesa di ritiro, ma si tratta di un tentativo di furto dei nostri dati personali e dei nostri soldi – poi Marinelli ha aggiunto – il messaggio ci invita a premere su questo strano link per scoprire dove possiamo ritirare il nostro presunto pacco, consegnato per noi qualche giorno fa. Mi raccomando non crediamoci, non inseriamo i nostri dati sensibili e non paghiamo niente, perché è una trappola: il pacco non esiste”. Ma allora cosa fare per difendersi?
Il consiglio del presidente dell’Unione nazionale consumatori Umbria è: “Diffidiamo sempre di questi messaggi, e soprattutto verifichiamo se l’avviso inviato coincide con quello che realmente abbiamo fatto. In pratica, ci deve sempre essere un riscontro tra l’sms e la realtà dei fatti. Se abbiamo ordinato un pacco avremo la ricevuta e pertanto sapremo chi è il vero mittente. In ogni caso rivolgersi subito alle forze dell’ordine e denunciare l’accaduto”.