Il ministro della Salute ha prorogato l’ordinanza riguardante l’utilizzo delle mascherine in scadenza il 31 dicembre 2023. Andiamo a scoprire dove si deve ancora utilizzare
Chi pensava che nel 2024 avremmo dovuto dire addio alle mascherine si sbaglia di grosso. Lo scorso 27 dicembre il ministro della Salute Orazio Schillaci ha stabilito la proroga delle regole fissate il 28 aprile 2023 e che teoricamente sarebbero dovute cessare lo scorso 31 dicembre.
Tra queste spicca appunto quella inerente le mascherine che in alcuni luoghi dovranno ancora essere necessariamente portate. Una sorta di fulmine a ciel sereno visto che ormai da tempo a livello globale sono state abolite tutte le restrizioni possibili e si è deciso di convivere con il problema in maniera più serena.
Di fatto fino al 30 giugno 2024 le mascherine saranno obbligatorie per tutti i lavoratori, gli utenti e i visitatori di ospedali e strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano soggetti fragili o anziani. Stesso principio per chi lavora o visita strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali comprese le Rsa, le strutture di ospitalità, di lungodegenza e le strutture residenziali per gli anziani.
Per quanto concerne il pronto soccorso non esiste una regola uguale per tutti. Ad ogni modo vista la vasta affluenza di persone è preferibile utilizzarla nonostante non sia esplicitamente menzionato nell’ordinanza. Il concetto è pressappoco simile per gli altri reparti delle strutture sanitarie e nelle sale di attesa.
La decisione sull’utilizzo delle mascherine da parte di operatori sanitari e visitatori resta a discrezione delle Direzioni Sanitarie che possono decidere se renderle o meno obbligatorie. Non ci sono invece disposizioni specifiche per le aree ospedaliere non strettamene correlate ai reparti. Quindi, nei bar, nei corridoi e nei pianerottoli e nelle sale d’attesa non vige alcun obbligo di indossarle.
Negli ambulatori medici la scelta spetta ai medici che possono imporlo o meno a coloro che si recano da loro per delle visite. A prescindere da ciò non esiste nessuna imposizione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine.
Capitolo tampone. Per accedere al pronto soccorso i pazienti che non presentano sintomi riconducibili al Covid non sono obbligate a fare il test. Al contrario coloro che hanno raffreddore, tosse o qualsiasi altra cosa che sia correlato al noto virus devono invece sottoporsi ad un tampone. Per poter accedere chiaramente deve dare responso negativo.