Infarto, se hai questo gruppo sanguigno il rischio si abbassa: ecco qual è
Secondo una recente ricerca, il rischio di infarto sarebbe collegato anche al gruppo sanguigno. Ecco qual è quello che rischia meno.
L’infarto miocardico si verifica quando il flusso di sangue diretto ad una parte del muscolo cardiaco si blocca a causa dell’ostruzione di una o più arterie (coronarie) che sono dedite al suo trasporto. Qualora il flusso sanguigno non dovesse essere rispristinato velocemente, la parte interessata verrebbe danneggiata per via della mancanza di ossigeno, fino a morire.
In Italia si verificano circa 120 mila attacchi di cuore ogni anno, di cui una buona parte letale. Attualmente, la mortalità per infarto si assesta intorno all’11%. Numeri preoccupanti, che però possono essere contrastati grazie alla scoperta di nuove strategie di diagnosi.
Ad esempio, una recente scoperta potrebbe salvare numerose vite attraverso la prevenzione. Nello specifico, un gruppo di ricercatori, esaminando la relazione tra caratteristiche genetiche, come il gruppo sanguigno, con l’infarto, ha scoperto che le persone con un certo gruppo sanguigno avrebbero un rischio più basso di avere un attacco di cuore. Di seguito tutti i dettagli.
Infarto: chi ha questo gruppo sanguigno rischia meno
Sebbene siano diversi i fattori che possono contribuire al rischio di infarto, come l’ipertensione, lo stress, uno stile di vita sedentario, il fumo, l’obesità, il diabete, l’insufficienza renale e così via, secondo un recente studio, un ruolo importante lo ricoprirebbe anche il gruppo sanguigno. Infatti, secondo un gruppo di ricercatori ci sarebbe una stretta correlazione tra il gruppo sanguigno e il rischio di infarto.
La ricerca, pubblicata dall’American Heart Association, ha evidenziato come le persone con un gruppo sanguigno A, B e AB abbiano maggiori probabilità di incappare in problemi cardiaci, come infarti, arresti cardiaci, occlusioni. Al contrario, le probabilità si abbasserebbero significativamente per chi ha un gruppo sanguigno zero. Sebbene, una correlazione diretta a supporto dei dati emersi non sia ancora stata stabilita, stando alla ricerca i gruppi A, B e AB avrebbero l’8% di probabilità in più di infarto, il 10% di probabilità in più di arresto cardiaco e, addirittura, fino al 51% di probabilità in più di occlusioni venose, rispetto a chi ha un gruppo sanguigno 0.
Questo significa che, avere un gruppo sanguigno diverso da 0 è associato ad un rischio aumentato di eventi coronarici e di eventi cardiovascolari, dovuto principalmente, secondo Tessa Kole capo del team, al fatto che chi ha un gruppo di sangue diverso da zero ha una concentrazione più elevate di una proteina coagulante del sangue chiamata fattore di von Willebrand, collegata ad eventi trombotici. Gli esperti, comunque, sottolineano come a prescindere dal gruppo sanguigno, siano i livelli di colesterolo, la dieta e lo stile di vita i veri fattori da considerare per la prevenzione di problematiche cardiache come l’infarto.