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Ti svegli presto la mattina? Allora sei un po’ Neanderthal: lo studio che vi lascerà increduli

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Ad affermare ciò è stato uno studio condotto dall’Università della California. Ecco i particolari di questo lavoro di ricerca piuttosto curioso 

Le persone che si svegliano presto al mattino al giorno d’oggi sono viste quasi come degli alieni o magari come dei primitivi. E in effetti non si tratta solo di una presa in giro, bensì di un’evidenza scientifica. Secondo John Capra epidemiologo dell’Università di California negli Stati Uniti infatti chi si alza alla buon’ora potrebbe aver ereditato questa tendenza dall’uomo di Neanderthal.

La ricerca condotta dall’equipe del noto medico è stata pubblicata di recente sul tabloid anglosassone The Guardian. Ma com’è possibile questo strano collegamento? Perché chi si alza presto al mattino ha ereditato questo aspetto dai Neanderthal? Andiamo a scoprire i dettagli di questa clamorosa scoperta.

Alzarsi presto la mattina: la correlazione con l’uomo di Neanderthal

Il processo evolutivo degli esseri umani in linea di massima ha eliminato i geni dei loro predecessori più datati, ma una piccola parte a quanto pare è rimasta. I ricercatori condotti dal dottor John Capra si sono rivolti alla Biobank del Regno Unito che conserva le info genetiche, sulla salute e sullo stile di vita di mezzo milione di persone.

Dallo studio è venuto fuori che molte persone erano portatrici dei geni arrivati dai Neanderthal e che questi erano collegati al risveglio precoce. Chiaramente non si tratta dell’unico tratto che vantano i mattinieri. Sono centinaia i geni che possono influenzare il modo in cui gli individui dormono o si svegliano. A questi vanno aggiunti anche i fattori ambientali e culturali. In virtù di ciò si può affermare che i geni di Neanderthal hanno un impatto significativo sul risveglio mattutino ma non esclusivo.

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Un’altra corrente di pensiero riguarda l’adattamento. Nelle regioni del Nord nella fase invernale le giornate sono nettamente più corte e quindi anche l’attività di raccolta e di caccia si doveva concentrare dalle prime dell’alba all’arrivo del tramonto. Tornando alle altre correlazione con i Neanderthal, una ricerca portata avanti in Italia durante il periodo della pandemia aveva intercettato una possibile correlazione tra i geni ereditati dai sopracitati antenati e l’infezione da Covid-19.

I risultati sono stati resi noti qualche tempo dopo sulla rivista iScience e ha dimostrato che una certa regione del genoma umano si associa in modo significativo col rischio di contrarre il noto virus in forma grave. Insomma seppur ormai si siano estinti da secoli i Neanderthal continuano ad essere influenti per le future generazioni.