attualità

Stufa a pellet: quanti metri quadri è in grado di riscaldare? La risposta che fuga ogni dubbio

solofinanza.it

Le stufe a pellet vanno sempre più per la maggiore, ma a quanto pare non tutti hanno una reale contezza della loro capacità di riscaldare

I continui rincari riguardanti il gas hanno portato sempre più italiani ad optare per fonti di energie alternative per riscaldare la propria casa. Tra le tante spicca sicuramente la stufa a pellet che sembrava stesse attraversando una fase di crisi a causa dell’aumento del prezzo del pellet. Il tutto però è rientrato visto che i costi sono tornati nei ranghi.

Si tratta di un metodo che rende più semplice riscaldare le stanze che necessitano di maggiore calore. Nonostante consenta un buon risparmio rispetto ai metodi più datati è comunque bene sapere come ottimizzare l’utilizzo delle stufe a pellet e conoscere tutti i segreti relativi al loro funzionamento.

Stufa a pellet: quando è in grado di riscaldare l’ambiente casalingo

In primis va ponderato il dispositivo giusto da prendere in base alla propria casa. Se è di piccole dimensioni non serve optare per apparecchi troppo potenti. La forza della stufa deve essere proporzionata alla stanza da riscaldare, infatti si rischia di surriscaldare l’ambiente e di consumare maggiore energia elettrica.

L’ideale sarebbe optare per un’attrezzatura inferiore a 70 kW. In commercio si possono trovare stufe da 4 kW oppure da 8,12,16 kW e a salire. Ad ogni modo ogni kW può riscaldare circa 10 metri quadri e quindi una casa da 80 metri quadri ha bisogno di una stufa da 8 kW. Un altro consiglio importante riguarda invece l’isolamento delle pareti e delle facciate. Grazie a questo genere di lavoro il calore rimane all’interno della casa per più tempo.

In generale optare per le stufe a pellet significa anche salvaguardare la natura visto che il pellet viene ottenuto dagli scarti della lavorazione del legno e ciò fa sì che non sia necessario abbattere nuovi alberi. Quindi oltre ad essere conveniente è anche sostenibile, il che di questi tempi non è affatto un particolare di poco conto.

solofinanza.it

Tra le alte fonti energetiche al passo coi tempi ci sono anche la caldaia elettrica, il riscaldamento a pavimento ed il pannello ad infrarossi. Insomma, le alternative non mancano e sono tutte piuttosto convenienti. Tutte sono di gran lunga più convenienti rispetto alle caldaie a gas che a partire dal 2040 andranno in pensione visto che l’Unione Europea ha deciso di abolirne la vendita. Già nel 2025 ci saranno gli stop agli incentivi per chi ha intenzione di prenderne una nuova.