Stop al Reddito di cittadinanza, arriva l’assegno di inclusione: restano fuori 900mila famiglie
A partire da gennaio l’Assegno di Inclusione sostituirà il Reddito di Cittadinanza che andrà definitivamente in pensione, ma restano fuori 900 mila famiglie. Di seguito tutti i dettagli.
L’assegno di inclusione (AdI) è la misura introdotta dal Governo Meloni per sostituire il Reddito di Cittadinanza, sul quale da gennaio calerà definitivamente il sipario. Nello specifico, riceveranno questo nuovo sostegno li nuclei familiari con almeno un componente minorenne, over 60 o disabile, il cui reddito non supera una determinata soglia. Come ha chiarito l’INPS, è già possibile presentare domanda per ricevere il beneficio, che sarà effettivo a partire da gennaio 2024.
L’Assegno di Inclusione sarà riconosciuto ai richiedenti che soddisfano i requisiti richiesti per 18 mesi, con la possibilità di rinnovo, dopo un mese di pausa, per un altro anno.
Tuttavia, secondo il rapporto “La revisione delle misure di contrasto alla povertà in Italia” redatto dalla Banca d’Italia, nel passaggio dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione, resterebbero escluse ben 900 mila famiglie. “Si stima che i requisiti anagrafici ed economici più restrittivi dell’AdI – fa sapere Bankitalia – riducano la platea dei potenziali beneficiari da 2,1 a 1,2 milioni rispetto al RdC; il calo interessa sia le famiglie italiane sia, nonostante l’allentamento del requisito di residenza, quelle di origine straniera”. Ma le cattive notizie non sembrano finire qui!
Nuovo Reddito: il rapporto Bankitalia
Nel rapporto “La revisione delle misure di contrasto alla povertà in Italia” Bankitalia ha evidenziato come nel passaggio dal Reddito di Cittadinanza alla nuova misura introdotta dal Governo Meloni (AdI) resterebbero escluse 900 mila famiglie. Ma stando a quanto emerge dal report, le brutte notizie non finiscono qui!
Infatti, secondo la Banca d’Italia, i beneficiari del nuovo sussidio riceveranno di meno: “Il reddito disponibile del famiglie nel primo decimo della distribuzione del reddito disponibile equivalente (quelle più povere, ndr) diminuisce in media di circa 1.300 euro annui (-11 per cento)”. Mentre, dati alla mano, la misura ai blocchi di partenza si prospetta significativamente meno efficace rispetto alla misura targata Movimento 5 stelle, contesta l’analisi di Bankitalia, la Ministra del Lavoro Marina Calderone. “Non sono affatto convinta dell’analisi fatta – fa sapere Calderone –. La mia sensazione è che non si sia guardato agli strumenti e alla riforma introdotta mettendo insieme i due capitoli, il Supporto per la formazione e lavoro e l’Assegno di Inclusione. Al primo gennaio 2023 avevano 763 mila nuclei familiari percettori di Reddito di Cittadinanza in condizioni di fragilità, quella è l nostra platea per l’Adi”, ha concluso la ministra.
Intanto, secondo il governo, sono oltre 700 mila le famiglie che si apprestano a fare richiesta per il nuovo sussidio, direttamente online oppure tramite CAF.