Nel mondo dei social media arriva Threads: l’emulatore di Twitter sviluppato da Mark Zuckerberg è finalmente accessibile in Italia.
Nel contesto di un internet post-social media era, la scelta del proprio “angolo virtuale” è sempre più vasta e variegata.
Non sono in pochi a chiedersi quale sia il social migliore sul mercato. La risposta è complessa, dato che dipende dai fattori di ricerca e dal tipo di utilizzo che se ne fa.
Da qualche giorno, però, nel mondo dei social è arrivato anche Threads, il social network sviluppato da Meta, che ha ufficialmente varcato i confini italiani e quelli di tutta l’Unione Europea.
L’app, già lanciata a luglio negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altre nazioni, si era ritrovata inizialmente frenata dall’attuazione delle normative europee sulla privacy, ma oggi è finalmente accessibile anche ai cittadini europei.
Meta, l’azienda dietro a piattaforme come Facebook, Instagram e WhatsApp, non ha fatto annunci ufficiali riguardo a questo varco geografico, ma l’accesso a Threads è ora possibile in Italia e nell’intera Unione Europea. Inizialmente, a causa di complicazioni legate alle leggi sulla privacy del continente, l’app era rimasta fuori dalla portata degli utenti europei, ma sembra che ora tutte le questioni siano state risolte. Su alcuni siti ufficiali di Meta, nei paesi in cui Threads non era ancora disponibile, era visibile un conto alla rovescia che indicava chiaramente la data di lancio.
A partire da oggi, gli utenti italiani possono accedere a Threads sia tramite un profilo Instagram che senza alcun profilo associato. L’accesso all’app non richiede particolari passaggi complicati: basta cercare “ticket” o “threads” nella barra di ricerca dell’app di Instagram per aprire un invito contenente le informazioni dell’account Threads collegato al proprio profilo Instagram. Non è chiaro se l’app abbia subito significative modifiche per adeguarsi alle normative europee sulla privacy, ma l’apertura al pubblico europeo suggerisce che Meta abbia compiuto gli sforzi necessari per garantire la conformità.
Presentato come un’app di discussione collegata a Instagram, Threads cercava di offrire un’alternativa agli utenti stanchi delle dinamiche di Twitter, specialmente considerando il malcontento generato dalla gestione di Elon Musk. Tuttavia, a differenza delle aspettative, Threads non ha registrato un successo significativo nei paesi in cui è stato lanciato. Non è il primo della sua categoria a “fallire” il confronto con il ben più affermato X, rebrand di Twitter: anche Mastodon ha avuto esiti simili, rivelando che la sfida di contendere con i giganti consolidati del settore è un’impresa impegnativa.
L’arrivo di Threads in Italia apre un nuovo capitolo per i social network e potrebbe portare ad un maggior interesse da parte degli utenti europei. Sarà interessante osservare come Threads si integri nel panorama dei social italiani e quali adattamenti Meta potrebbe aver apportato per soddisfare le esigenze specifiche del mercato europeo.