In un periodo di rincaro, sempre più famiglie cercano una fonte energetica alternativa: ecco una breve guida all’acquisto sicuro del pellet.
Con l’arrivo puntuale del freddo e le recenti notizie sugli aumenti imminenti delle bollette del gas, gli italiani stanno cercando soluzioni alternative per affrontare la nuova stagione termica.
In questo contesto, il pellet emerge come una scelta sempre più popolare, soprattutto considerando le turbolenze geopolitiche che influenzano il costo dell’energia.
Tuttavia, la preoccupazione riguardo al pellet al bostrico solleva interrogativi sulla convenienza e sulla sicurezza di questa fonte di riscaldamento.
Attuare una scelta consapevole può aiutarci a salvaguardare le nostre finanze e il mondo che ci circonda: ecco come.
Il recente conflitto tra Israele e Palestina, come anche quello tra Russia e Ucraina, ha provocato un aumento significativo delle tariffe per l’elettricità e il gas, alimentando l’ansia dei consumatori in merito alle bollette in crescita. Secondo le stime di Assoutenti, si prevede un aumento medio delle tariffe del 15% per entrambe le forniture energetiche, portando a un incremento complessivo di 879 euro all’anno per le famiglie italiane. In questo contesto, il pellet si afferma come una soluzione più conveniente e sostenibile rispetto alle opzioni tradizionali.
Al momento, i prezzi sono scesi a livelli simili a quelli del 2021, con un costo di 6,19 euro per un sacchetto da 15 kg, rispetto ai 15 euro dello scorso anno. Tuttavia, un’ombra si proietta sul mercato del pellet, rappresentata dal cosiddetto “pellet al bostrico”. Il bostrico, un insetto che ha infestato molte foreste, soprattutto boschi di abete rosso, utilizzato per la produzione di pellet, ha sollevato preoccupazioni sulla qualità e sulla sicurezza del pellet stesso. Tuttavia, gli esperti assicurano che non c’è alcuna correlazione tra la presenza del bostrico e la qualità del pellet.
L’origine naturale del pellet, composto da legno vergine non trattato e compatto grazie a resine naturali, rimane invariata anche se l’albero è stato attaccato dal bostrico. Gli studi tecnici e le analisi condotte dimostrano che la qualità del pellet prodotto da legno bostricato non è compromessa. Tuttavia, c’è un aspetto che potrebbe influenzare la decisione dei consumatori: il colore del pellet. Il legno attaccato dal bostrico assume una tonalità azzurrina, conferendo al pellet un colore leggermente più scuro rispetto a quello prodotto con altri tipi di legno. Sebbene il colore possa influenzare la percezione del consumatore, è essenziale sottolineare che non ci sono conseguenze sulla salute o sulla resa del pellet.
La chiave per una scelta informata è optare per pellet certificato. Le certificazioni europee, come ONorm M 7135 in Austria, Din 51731 e Din Plus in Germania, e ENPlus in tutta Europa, garantiscono la qualità del prodotto e la provenienza della materia prima. Queste certificazioni forniscono informazioni dettagliate sulla filiera produttiva, dal legno utilizzato allo stoccaggio, al trasporto e alla distribuzione finale. Il pellet rimane una scelta attraente in termini di costo ed efficienza energetica, che permette a consumatori di fare scelte illuminate optando per pellet certificato, garantendo così una fonte di riscaldamento sicura e sostenibile in tempi di crescente incertezza energetica.