Binge-eating, la fame da stress ha un nome | Ecco come affrontarla
Il fenomeno della fame emotiva è sempre più diffuso, ma alcune abitudini possono aiutarci a migliorare il nostro stile di vita: ecco quali.
Molte volte ci siamo trovati a cedere alla tentazione del cibo, non per fame, ma spinti da noia o stress. La cosiddetta “fame emotiva” è un fenomeno diffuso, in cui le emozioni guidano le nostre scelte alimentari, talvolta portando a abitudini dannose per la salute se non tenute sotto controllo.
Riconoscere questa forma di fame è essenziale per preservare il nostro benessere generale. Il binge eating si erge come una manifestazione significativa del rapporto complesso tra le emozioni umane e il comportamento alimentare.
Questo disturbo alimentare, caratterizzato da episodi di ingestione eccessiva di cibo senza il controllo volontario degli impulsi, si intreccia spesso con la fame emotiva.
Esplorare questa connessione offre un’opportunità unica per comprendere il modo in cui le emozioni profonde possono influenzare le nostre abitudini alimentari, spingendoci verso una relazione disfunzionale con il cibo.
Abitudini sbagliate: impariamo a comprendere il nostro corpo
La fame emotiva, un fenomeno in cui le emozioni guadagnano il sopravvento sul reale bisogno di nutrimento, costituisce una componente chiave del binge eating. Affrontare questa relazione complessa è essenziale per sviluppare strategie efficaci nel trattamento di entrambi i disturbi, promuovendo un benessere più completo che riguarda sia la salute fisica che quella emotiva.
Un aspetto comune è la confusione tra fame e sete. Spesso, le persone cercano cibi confortanti quando in realtà sono disidratate. Una soluzione semplice è mantenere un adeguato livello di idratazione bevendo acqua, tisane, tè o caffè. Per evitare attacchi di fame emotiva, è utile ridurre al minimo le tentazioni alimentari, eliminando biscotti, dolcetti e cibi processati, specialmente quando prevediamo di trascorrere del tempo in casa. La pianificazione di un menù sano prima della spesa, con una lista dettagliata di alimenti nutrienti e dei pasti da consumare durante la settimana, ridurrà ulteriormente le possibilità di aggiungere prodotti poco salutari al carrello.
Le conseguenze degli elementi di distrazione e la scarsa attività
Durante i pasti, è consigliabile evitare distrazioni come la televisione o il cellulare, concentrandosi invece sul cibo e masticando lentamente per favorire una migliore percezione del senso di sazietà. Spesso si tende a preferire l’intrattenimento di sottofondo ai pasti, soprattutto se viviamo da soli o se, lavorando in ufficio, non pranziamo assieme ad altre persone: questo comportamento alla lunga può però risultare distruttivo.
Un altro aspetto chiave nella gestione della fame emotiva è l’esercizio fisico. Lo sport non solo migliora l’umore, ma ha anche un effetto soppressivo sull’appetito. Anche l’attività fisica indoor rappresenta un’alternativa valida, soprattutto quando non è possibile uscire. In conclusione, quando avvertiamo il desiderio di mangiare, è importante interrogarsi se si tratti di fame reale o se le nostre emozioni stiano influenzando la scelta alimentare. Un approccio consapevole a queste situazioni può contribuire significativamente al mantenimento di uno stile di vita sano e bilanciato.