Rispetto a qualche tempo fa in cui il prezzo del pellet era alle stelle, in questa fase è decisamente meno oneroso acquistarlo. Andiamo a vedere a quanto ammonta la spesa
Buone notizie per coloro che hanno stufa a pellet. Il prezzo di questo combustibile infatti è in discesa se rapportato alla scorsa stagione invernale. Visti i recenti ulteriori aumenti delle bollette del gas è certamente un aiuto di non poco conto di cui sarebbe opportuno approfittare subito.
Infatti non è detto che questo trend proseguirà per tutto l’inverno e non da escludere una netta inversione tra qualche tempo. Allo stato attuale il prezzo del pellet è diventato di gran lunga più accessibile anche grazie alla riduzione dell’Iva al 10% voluta fortemente dal Governo Meloni.
D’altronde le stufe a pellet sono ormai in cima alle preferenze degli italiani per quanto concerne il riscaldamento. Garantiscono un ottimo rendimento sia in ambienti domestici che di ufficio e come riportano i dati sulle vendite di Aiel tra il 2009 e il 2021 hanno rappresentato il 59% delle vendite con 2.173.965 apparecchi immessi sul mercato.
Al contempo bisogna fare i conti con i numeri inerenti la produzioni. Stando alle recenti stime, il biocombustibile in questione in Italia viene consumato in quantità immani, nello specifico circa 3,35 milioni di tonnellate a fronte di una produzione di appena 450mila tonnellate. Per sopperire a questa mancanza si ricorre all’importazione da Slovacchia, Repubblica Ceca, Austria e Croazia.
Nonostante ciò i prezzi continuano a calare e sempre secondo Aiel al momento il pellet si è attestato ad un prezzo medio nazionale di 6,4 euro a sacco + Iva per il pellet certificato ENplus in sacchi da 15 Kg. In virtù di ciò si può affermare che il risparmio rispetto alle rilevazioni di settembre 2023 è di 4 euro.
Al Nord i costi sono mediamente più contenuti con circa 6,23 euro al sacco mentre nelle isole si registra un prezzo di 6,96 euro per via dei costi di trasporto. Riduzione dell’Iva e della spesa sul legno hanno contribuito a delineare questo quadro ottimale per gli italiani che potranno scaldarsi a prezzi più ragionevoli rispetto ad un anno fa.
Anche per il pellet sfuso vale lo stesso principio così come quello di qualità ENplus A1 venduto con consegna in botte. Dunque, le opportunità sono molteplici, ma temporeggiare troppo potrebbe giocare brutti scherzi. Ormai si naviga a vista su tantissimi fronti e i cambiamenti possono avvenire in maniera repentina lasciando di sasso i consumatori.