Ansia da stress, come può manifestarsi sul proprio corpo | Prove concrete e falsi miti
L’ansia non è solo una malattia invisibile: il corpo è in grado di manifestare sintomi a cui prestare la massima attenzione, ecco quali.
Molto spesso sentiamo parlare di ansia e stress come di “malattie invisibili”, in quanto esse non si manifestano fisicamente. Questo, però, è un concetto perlopiù errato.
Lo stress, soprattutto se protratto nel tempo, può scatenare una serie di problematiche per la salute, che spaziano dalle più comuni alle più gravi, a causa della sua influenza sul sistema immunitario.
Questi effetti possono manifestarsi attraverso disturbi cutanei, secchezza delle mucose e difficoltà di memoria, e, nei casi più gravi, possono contribuire allo sviluppo di disturbi cardiaci e ad una ridotta efficacia del sistema immunitario.
In questo articolo ripasseremo alcuni falsi miti riguardanti le manifestazioni dell’ansia da stress e andremo a segnalare i veri campanelli d’allarme con cui il nostro corpo ci segnala che qualcosa non va.
Miti da sfatare: dimagrimento, tisane e abitudini errate
Molte persone sono convinte che lo stress induca a dimagrire, ma non è così. Il cortisolo, ormone dello stress, aumenta glicemia e produzione di glucosio, generando iperinsulinemia, appetito e accumulo di grasso. Si verifica un aumento del catabolismo proteico, portando a più grasso e meno massa muscolare. Il cortisolo causa anche gonfiore da ritenzione idrica. Inoltre, lo stress può alterare le abitudini alimentari, portando a una maggiore assunzione di carboidrati e grassi. Alcune persone possono mangiare di meno, causando perdita di peso e muscolatura.
Per quanto riguarda lo stress da lavoro, troppo spesso sottovalutato, è bene tenere a mente che dal 2011 la normativa europea richiede alle aziende italiane di valutare lo stress lavoro-correlato. L’attenzione è sui rischi per la salute, i sintomi e il disagio psicologico del dipendente. È essenziale considerare anche i fattori di stress personali che possono influenzare le performance lavorative. Per rilassarsi da una giornata di lavoro non c’è niente di meglio di una tazza di camomilla, giusto? Ebbene, no: piante come valeriana e passiflora sono più efficaci. In caso di difficoltà di sonno, è consigliabile consultare specialisti, ed evitare la soluzione fai-da-te del piazzarsi davanti alla TV o ad un telefono prima di andare a dormire: la luce blu emessa inibisce la produzione di melatonina, e l’uso di questi dispositivi può attivare il sistema nervoso autonomo, ostacolando il sonno.
Le vere manifestazioni fisiche dell’ansia: campanelli d’allarme
Quali sono, invece, gli impatti sulla salute causati da ansia e stress? Il primo riguarda sicuramente gli sfoghi cutanei: l’ansia può innescare alterazioni ormonali causando, ad esempio, un’acne da stress. Malattie della pelle come la psoriasi possono peggiorare durante periodi di forte tensione, influenzate dai disordini immunologici indotti dallo stress. Anche la salivazione ridotta, la classica sensazione di “bocca secca”, indica un’iperattività del sistema simpatico, associato all’ansia e all’attività lavorativa intensa. Ciò può essere attribuito alla ridotta attività delle ghiandole salivari, controllate dal sistema nervoso autonomo.
I soggetti stressati possono sperimentare difficoltà di concentrazione e vuoti di memoria, dimenticando dettagli quotidiani. Questo è dovuto al diverso funzionamento del lobo frontale del cervello sotto stress, che tende a “selezionare” ciò che merita di essere ricordato. Infine, è sempre bene ascoltare il proprio cuore: lo stress prolungato è associato a un aumento del rischio di incidenti cardiovascolari, può alterare il sistema nervoso autonomo e innescare un aumento della pressione arteriosa, favorendo ipertensione, palpitazioni, tachicardia, e contribuendo a malattie cardiache come l’infarto del miocardio e ictus, specialmente in individui con predisposizione genetica o stili di vita non salutari.