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La navigazione in incognito è davvero così sicura? La risposta è spiazzante

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I dubbi in merito alla sicurezza della navigazione in incognito non sono affatto pochi. Andiamo a fugarli una volta per tutte cercando capire qual è la situazione reale

Quante volte proviamo a navigare in incognito convinti di essere praticamente invisibili? Praticamente ogni volta che lo facciamo, ma la novità (per chi è profano del mestiere) è che in realtà non è propriamente così. Ciò non significhi che non cambi nulla, delle differenze ovviamente ci sono, a quanto pare però non sono così marcate.

Prima di andarle ad analizzare è però doveroso dire che anche Chrome ha accolto la modalità incognito con la cifratura attraverso il riconoscimento biometrico. In rete però ci si chiede quanto sia realmente privata e sicura. Non resta quindi che andare a scoprire i segreti non propriamente nascosti della navigazione in incognito.

Navigazione in incognito: cosa succede realmente ai nostri dati

A tal proposito il supporto ufficiale di AVG ha fornito un chiaro più dettagliato in merito. Partendo dal presupposto che questa navigazione serve per esplorare la rete senza che i nostri dati in quella specifica sezione vengano archiviati da qualche altra parte, c’è però qualche incongruenza.

Informazioni come cookie, tracker e cronologia di ricerca seppur non vengano salvati sul pc possono essere comunque archiviati da parte delle compagnie che offrono la navigazione sulle loro pagine. Di fatto le info utili per fini commerciali verranno condivise con parti terze a prescindere dal fatto che non sono visibili agli occhi di altri utenti che utilizzano il nostro medesimo dispositivo.

I provider avranno accesso all’IP oltre che alla posizione e i criminali della rete potranno comunque impadronirsi delle informazioni personali. Dunque chi pensa di rimanere totalmente anonimo e soprattutto sicuro da ogni pericolo, probabilmente ha fatto male i suoi calcoli. Stesso discorso per i malware. Anche in incognito sono sempre dietro l’angolo.

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Per effetto di ciò sarebbe sicuro utilizzare una VPN per avere un’ulteriore barriera protettiva. Al contempo AGV suggerisce per quanto riguarda il tracciamento pubblicitario di scaricare e provare il suo nuovo software AVG Secure Browser che può essere decisamente utile per poter dormire sonni tranquilli.

In ambito informatico i pericoli non vanno mai sottovalutati soprattutto in questa fase in cui le truffe sul web sono sempre più numerose ed invasive. Anche la minima accortezza in più può fare la differenza così come ampliare il bagaglio delle proprie conoscenze inerenti la materia. Non fa eccezione la navigazione in incognito che va sempre e comunque tenuta d’occhio.