Il proprietario di casa vuole vedere la busta paga? Attento, potrebbe non essere legale
Affitto sicuro: conosci i tuoi diritti. Scopri se il proprietario può richiedere la busta paga al futuro inquilino per garantire la locazione.
Trovare un inquilino affidabile è di fondamentale importanza per chi desidera affittare la propria abitazione. Anche se la legge offre l’opzione dello sfratto, a volte può essere molto complicato allontanare chi occupa l’immobile in modo abusivo.
In questo contesto, molte persone si chiedono se è legale richiedere la busta paga prima di concedere in affitto una casa.
In sostanza, la questione verte sul presunto diritto del locatore di verificare la situazione finanziaria del potenziale conduttore prima di stipulare il contratto al fine di proteggersi da possibili inadempienze.
Vediamo cosa stabilisce la legge in merito.
La legalità di questa richiesta: nessun obbligo
Per cominciare, è importante fare una distinzione fondamentale: la busta paga e lo stipendio non sono la stessa cosa. La busta paga (o cedolino) è il documento che il datore di lavoro fornisce mensilmente al dipendente e contiene tutti i dati essenziali relativi al rapporto di lavoro, tra cui la posizione lavorativa, il tipo di contratto, la retribuzione lorda, le detrazioni, e così via. Lo stipendio, invece, rappresenta la retribuzione netta che il dipendente riceve mensilmente sul suo conto bancario. Quindi, lo stipendio costituisce soltanto uno degli elementi inclusi nella busta paga.
Nessuna legge obbliga il potenziale inquilino a mostrare la busta paga se il proprietario lo richiede come condizione per la stipula del contratto di locazione. In breve, il proprietario può fare questa richiesta, ma il futuro conduttore ha il diritto di rifiutarsi. La conseguenza peggiore sarebbe l’eventuale mancata conclusione del contratto. Lo stesso principio vale se il proprietario chiede di vedere altre forme di “referenze,” come ad esempio la Certificazione Unica, il contratto di lavoro o la dichiarazione dei redditi. Non esiste alcuna legge che obblighi il conduttore a fornire garanzie al proprietario prima di firmare il contratto di locazione.
Cosa il locatore può effettivamente richiedere al conduttore
Tuttavia, ciò non significa che le parti non possano concordare accordi per rafforzare la posizione del conduttore. Anche se non sono obbligatorie, inquilino e proprietario possono stabilire alcune garanzie che offrano una maggiore sicurezza al locatore in caso di inadempimento del conduttore. Le garanzie classiche nei contratti di locazione includono:
- Il deposito cauzionale, che è una somma di denaro consegnata al locatore al momento della firma del contratto, solitamente non superiore a tre mensilità.
- La fideiussione bancaria, che garantisce il pagamento da parte di un istituto di credito in caso di inadempimento del conduttore.
- La garanzia personale fornita da un terzo, che firma il contratto insieme all’inquilino e si impegna a coprire i canoni di locazione in caso di mancato pagamento da parte del conduttore.
- La caparra confirmatoria, che permette al locatore di scegliere se trattenere la somma versata come caparra o richiedere l’esecuzione o la risoluzione del contratto di locazione, oltre al risarcimento dei danni eventualmente subiti (se provati).
- Il pegno, in cui l’inquilino versa una somma di denaro su un conto vincolato come garanzia reale per il pagamento puntuale dei canoni di locazione.