Giovani italiani bamboccioni? Non proprio, in Europa c’è chi va via di casa anche più tardi
Molte volte si tende pensare che i ragazzi italiani siano quelli che escano più tardi di tutti dalla casa dei propri genitori, ma a quanto pare non è così
I giovani italiani vengono spesso definiti con il termine “bamboccioni” perché restano a casa con i genitori anche in età adulta. Un appellativo poco felice e quanto pare non propriamente meritato visto che la situazione in altre zone d’Europa non è poi così differente.
Anzi, secondo la classifica europea dell’età media in cui i giovani abbandonano il domicilio familiare in altri paesi del vecchio continente i ragazzi “fanno anche di peggio”. Andiamo quindi a scoprire le medie età per capire in quali paesi si va via prima di casa e in quali invece lo si fa con maggiore calma.
I giovani europei che escono più tardi dalla casa dei genitori rispetto a quelli del Bel Paese
Partendo da casa nostra, in Italia si esce di casa intorno ai 30 anni. Non si tratta di un’età che ci fa onore, ma alla luce delle difficoltà di questa fase non è nemmeno così sconvolgente come comunemente si tende a pensare. Un dato che vale il 22esimo posto in questa speciale graduatoria stilata grazie ai dati Eurostat.
La palma del paese in cui i giovani lasciano la casa natale più tardi di tutti va alla Croazia dove la media età arriva addirittura a 34 anni. Poco prima ci sono Bulgaria, Grecia entrambe con una media di 32 anni e Slovacchia e Spagna con 31 anni. Non se la passano meglio Slovenia, Malta e Portogallo che come l’Italia si assestano sui 30 anni.
Nel mezzo ci sono Romania, Polonia, Ungheria, Cipro, Lettonia, Irlanda, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Belgio, Austria, Lituania, Germania e Francia che sono ricomprese in un range che va da 29 a 24 anni.
L’altra faccia della medaglia è quella dei paesi scandinavi o comunque del nord Europa dove i ragazzi sono decisamente precoci. In Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia e Olanda passati i 20-22 anni i figli dicono arrivederci alle loro famiglie e vanno in cerca della propria via. D’altronde i servizi e il benessere di questi paesi consentono di poter fare questo tipo di ragionamenti anche quando si è ancora nella fase universitaria. Inoltre anche a livello culturale è generalmente più concepito che i ragazzi provino a cavarsela da soli fin da subito così da poter assaporare le difficoltà della vita senza lasciarsi sorprendere da esse. In virtù di ciò la media generale dell’Unione Europea si attesta sui 26,4 anni.