Cioccolato fondente, il rischio è reale: che cosa hanno trovato al suo interno | Da brividi
La presenza di cadmio e piombo nel cioccolato fondente può portare a rischi di salute: uno studio rivela i criteri di valutazione.
Il cioccolato fondente è un alimento apprezzato sia per il suo sapore intenso che per i suoi benefici nutrizionali, da sempre riconosciuti.
Tuttavia, esistono alcune considerazioni importanti da tenere a mente quando si sceglie la percentuale di cacao in una tavoletta di cioccolato.
In generale, più una tavoletta di cioccolato fondente è ricca di cacao, maggiore è il suo apporto di benefici nutrizionali, come i polifenoli, che sono sostanze antiossidanti benefiche per la salute.
Tuttavia, c’è un aspetto da considerare: all’aumentare della percentuale di cacao, cresce anche la concentrazione di metalli pesanti come il cadmio. Questo rende il cioccolato fondente una sorta di arma a doppio taglio.
Giostrarsi tra polifenoli, cadmio e piombo
Se scegliamo una tavoletta di cioccolato fondente con una percentuale di cacao più bassa, come il 50%, riduciamo l’esposizione ai metalli pesanti come il cadmio e il piombo, ma otteniamo meno benefici nutrizionali sotto forma di polifenoli. Al contrario, optando per una tavoletta di cioccolato fondente più amara, con una percentuale di cacao più alta, rischiamo di aumentare l’assunzione di metalli pesanti, ma allo stesso tempo otteniamo una maggiore quantità di polifenoli.
Questa dualità nel cioccolato fondente rende difficile stilare una classifica dei migliori cioccolati, poiché la scelta dipenderà dalle preferenze individuali e dalle priorità in termini di salute. Tuttavia, un test effettuato tra Europa e Stati Uniti ha individuato alcune opzioni equilibrate, come Zaini, Lindt e J.D. Gross fondente: tutte marche che offrono un buon compromesso tra apporto di polifenoli e concentrazione di metalli pesanti.
L’importanza delle ricerche nel campo
È importante notare che il cadmio è particolarmente preoccupante per la salute umana, in quanto classificato come cancerogeno, ed esistono limiti massimi stabiliti per il suo contenuto nel cioccolato. In Europa, questi limiti sono definiti dal Regolamento 488/2014. Tuttavia, per il piombo non ci sono leggi specifiche in Europa, e quindi il confronto è stato effettuato in base alla dose giornaliera consigliata dagli Stati Uniti. Inoltre, l’indagine ha esaminato altri fattori, come la presenza di micotossine (assenti), pesticidi (con tracce di clorpirifos in alcuni casi) e la quantità di polifenoli collegati ai benefici nutrizionali del cioccolato fondente.
In definitiva, quando si sceglie una tavoletta di cioccolato fondente è importante bilanciare il desiderio di benefici nutrizionali con la consapevolezza dei possibili rischi legati ai metalli pesanti. In quanto consumatori, è necessario informarsi sugli studi che ogni anno vengono condotti dagli esperti del settore e ci tengono aggiornati sugli alimenti e i produttori migliori da scegliere per la nostra spesa e alimentazione.