Si può cambiare fornitore senza pagare le bollette del vecchio? Le conseguenze del “turismo energetico”
Tanti consumatori scelgono di cambiare fornitore energetico con la speranza di evitare il pagamento delle bollette del vecchio. Ma davvero grazie al cosiddetto “turismo energetico” riescono a farla franca? Scopriamolo di seguito.
Di recente, si è esteso a macchia d’olio il cosiddetto fenomeno del “turismo energetico”, ovvero, il caso in cui l’utente non paga le bollette per i servizi di cui ha usufruito e prima che gli venga staccato il contatore del gas o della luce, decide di cambiare fornitore energetico.
E’ inutile dire che si tratta di una pratica scorretta, eppure è sempre più diffusa. Una vera e propria piaga quella dei “furbetti della bolletta”, che ha letteralmente travolto il settore energetico creando un buco di oltre 4 miliardi di euro nel mercato libero. Debito che, inevitabilmente, finisce sulle spalle degli utenti che regolarmente pagano le bollette.
Ma cosa succede a chi cambia compagnia di fornitura per non pagare? Davvero il consumatore può farla franca? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.
E’ possibile cambiare gestore senza pagare le bollette del vecchio?
Come abbiamo anticipato, negli ultimi anni si sono moltiplicati i furbetti delle bollette, cioè i consumatori che per evitare di pagare la fattura di luce e gas, passano da una fornitura all’altra sempre poco prima dello stacco del contatore. In buona sostanza questi utenti, cambiano il fornitore energetico, senza saldare le ultime bollette, sottoscrivendo un nuovo contratto con un’altra compagnia spesso totalmente ignara. Una pratica che ha comportato un buco di svariati milioni di euro al settore energetico.
Ragion per cui, a metterci una pezza è intervenuta l’ARERA (Autorità per l’energia elettrica e il gas) con l’introduzione del SII “Sistema Informativo Integrato”. Si tratta di un database attraverso il quale è possibile classificare ogni cliente sulla base delle sue qualità di pagatore, chiaramente sempre rispettando la loro privacy. In pratica, ogni cliente presenta un identikit che lo segue da una compagnia di fornitura all’altra, mettendo un punto all’era dei contratti energetici mordi e fuggi. Questo significa che un consumatore non può pensare più di passare da un fornitore all’altro senza essere rintracciabile e quindi non pagare le bollette del vecchio.
Attualmente, grazie a questa nuova disposizione dell’ARERA associata all’introduzione del CMOR (acronimo di Corrispettivo di Morosità) in bolletta, ovvero, un indennizzo (che viene richiesto dal gestore corrente) volto a sanare i pagamenti precedentemente non corrisposti da un utente, il trend del turismo energetico potrebbe avere i giorni contati!