Impariamo a riconoscere le persone cattive: a quali segnali prestare attenzione
Come possiamo riconoscere le persone cattive? Affidarci alla psicologia può essere una soluzione: ecco a cosa fare attenzione…
Una delle domande più antiche del mondo, una di quelle che ancora non hanno una risposta definitiva, e forse non l’avranno mai, è la seguente: la natura umana è buona o cattiva?
Secondo Sigmund Freud, l’animo umano è una miscela di buono e cattivo, giusto e sbagliato. Queste due dimensioni sono intricatamente intrecciate, separabili solo in contesti specifici.
Per Freud, l’essere umano abbraccia tutte queste sfaccettature, andando oltre il concetto di bene e male. Tuttavia, dobbiamo cercare una definizione più chiara della cattiveria.
Quali sono, dunque, i segnali distintivi di una persona cattiva? Imparare a riconoscerli può aiutare tanto noi quanto chi ci circonda.
I tratti distintivi di un narcisista patologico
Ovviamente non si può dire che esista una persona la cui natura è “cattiva”, ma ci si può avvicinare. L’ideale ultimo di cattiveria ha molte somiglianze con la figura del narcisista patologico: il narcisismo, ovvero la tendenza a mettere se stessi al centro del mondo, è di sicuro un segnale a cui fare attenzione. Il narcisista tende a considerarsi superiore, talvolta anche con presunzione e supponenza, ritenendo di non avere niente da imparare dagli altri.
Allo stesso modo, una persona intrinsicamente cattiva non sarà in grado di provare o dimostrare empatia, cioè la capacità di comprendere, assimilare e restituire le emozioni degli altri. Una persona di questo tipo avrà quindi atteggiamenti egoisti, sarà emotivamente e fisicamente distante dai propri colleghi, amici o familiari, e dimostrerà una scarsa, se non nulla, capacità di creare legami veri, preferendo circondarsi di persone che possa sfruttare per il proprio personale tornaconto.
Una vita di prescelta solitudine
Per questo motivo, le persone egoiste tendono anche ad essere estremamente individualiste. Sul lavoro o in un qualsiasi contesto di comunità mettono in secondo piano il benessere degli altri o del gruppo a favore del proprio, unico elemento importante della loro vita. Per ottenere questo benessere, la persona cattiva può arrivare a mentire in maniera continuativa e patologica, o anche mostrare atteggiamenti violenti.
Come comportarci, quindi, in presenza di persone che non comprendono lo spettro delle emozioni umane o non sono disposte a tollerarle? Ancora una volta è necessario ribadire che la natura umana non è né del tutto pia, né completamente malvagia, ma una via di mezzo. Se una persona che conosciamo dimostra questi atteggiamenti, possiamo decidere di allontanarla dalla nostra vita senza rimorsi, ma anche (con un dispendio di energie da mettere in conto) iniziare a farle notare questi atteggiamenti e sperare in un esame di coscienza.